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Genoamania: in Pinamonti we trust
Dopo un lunghissimo digiuno, durato oltre un girone e reso ancor più esteso a causa della pausa da coronavirus, il giovane centravanti trentino in appena quattro giorni è riuscito a raddoppiare il proprio bottino stagionale. Sabato scorso è arrivato il rigore che ha consentito al Grifone di uscire indenne da Brescia, ieri sera una perla tanto bella quanto inutile al cospetto di Madama Juventus. Due gol diversi per esecuzione e peso ma che se sommati possono rivelarsi ugualmente importanti per il morale di un giocatore che più di altri ha reso meno di quanto ci si aspettava.
DELUSIONE - Sbarcato in Liguria con le stimmate del predestinato e l'investitura di Roberto Mancini che lo definiva 'il futuro centravanti della Nazionale', l'ex attaccante dell'Inter si era presentato al suo nuovo pubblico nel migliore dei modi. Assist in Coppa Italia a Ferragosto con l'Imolese, gol decisivo a Roma contro i giallorossi alla prima di campionato. Un viatico che lasciava intravedere sprazzi di gloria per lui e per il Grifone e che invece ben presto si è rivelata un'accecante illusione. Mentre il Genoa annaspava con Andreazzoli e Thiago Motta al suo timone, Pinamonti non riusciva a far emergere il proprio talento, intristendosi con il resto dei compagni. Un'involuzione testimoniata dalla carenza realizzativa che lo vedeva esultare soltanto altre tre volte prima di Natale, una in campionato a Parma, le altre due in coppa con l'Ascoli.
RISCATTO - Un bottino misero ma non insufficiente per convincere la dirigenza rossoblù a dargli ulteriore fiducia. Come dimostrano i 18 milioni versati all'Inter a febbraio per assicurarsene l'intero cartellino. Una fiducia che anche Davide Nicola, nel frattempo approdato in panchina, non gli ha mai negato. Eppure tutte queste coccole sembravano non essere sufficienti per far sbocciare il suo talento. Di lui, in questi mesi, si è parlato più per le possibili destinazioni future che per le cose compiuti in campo. Ora però queste due reti in sequenza riusciranno forse a compiere ciò che finora è rimasto solo un'intenzione. Per il bene del giocatore e anche del Genoa che dei suoi gol ha bisogno come il pane.
Se sarà vera gloria lo scopriremo presto. In caso contrario si sarà trattato ancora di una nuova illusione. Come quella di agosto.