Genoamania:| Impossibile sbagliare
Dopo la terza sconfitta consecutiva l'inaspettato sospiro di sollievo. Il 3-2 di Bologna aveva fatto già temere il peggio al Grifone, che invece riesce a rimanere un punto sopra il Lecce e in fin dei conti ancora fuori dal baratro. Per tutto questo ci sono alcuni ringraziamenti da fare. A Giovinco, a Paletta, al Parma e soprattutto al Lecce tutto, che ha interrotto la sua marcia proprio quando il traguardo sembrava a portata di mano. Tutto questo serve a farci ricordare che i salentini non sono diventati tutto ad un tratto il Real Madrid, e che il Genoa può ancora crederci.
Ora però è arrivato il momento di aiutarsi da soli, con le proprie prestazioni e soprattutto con tre punti che allontanerebbero e di molto l'incubo serie B. Bisogna vincere a tutti i costi, perché ormai contano solo i punti: la buona prestazione di San Siro e quella così e così di Bologna hanno portato qualche minimo sorriso ma nessun aggiustamento della classifica. Se è vero come è vero che qualcuno è sembrato con De Canio aver ritrovato un po' di verve, è ancora più vero che continuare a sperare negli altri non è di certo cosa buona e giusta.
Il Grifone andrà in campo a Brescia e a porte chiuse, senza nessun aiuto esterno, e questo sembra essere l'ennesimo problema per una squadra che mentalmente ha paura e nelle gambe ha pochissima birra. Il problema vero, guardando anche al Cagliari prossimo avversario, potrebbe essere quello di accontentarsi. Probabile che i sardi non approdino a Brescia con quella mentalità offensiva che potrebbe farli risucchiare verso il basso in caso di sconfitta. Il concetto fondamentale è questo: a loro lo 0-0 serve, al Genoa no.
Non farsi trarre in inganno dall'atteggiamento degli altri, quindi, perche se non si vince mercoledì a Brescia la serie B sarà quasi inevitabile. De Canio punterà tutto su Palacio e Gilardino: il primo cardine da sempre, il secondo eroe mancato pronto a ad ergersi sopra gli altri proprio a fil di sirena. Tutti dovranno dare il massimo per quella maglia che non si doveva togliere; non per ordine pubblico, ma per dimostrare di avere a cuore la causa del Grifone.