Genoamania: il timoniere Gasp naviga a vele spiegate
Il Genoa ha cambiato faccia, sono bastati pochi giorni a Gasperini per entrare a Pegli e far capire che la musica è cambiata. I senatori già lo seguono e i giovani sanno che potrebbe essere l’uomo della svolta per una carriera ai massimi livelli. A Catania il tecnico ha messo in campo il suo 3-4-3, ancora grezzo certo, ma utile per agganciare un punto, il massimo risultato che si poteva sperare. La strada è segnata, tatticamente il Grifone sarà simile a quelle di qualche anno fa ma che ci crediate o no, questa nuova versione sembra addirittura più adatta di quella costruita quando il duo Preziosi-Gasperini operava anche sul mercato fianco a fianco.
Mai il Gasp ha avuto a disposizione tanto ben di Dio sulle fasce, vero e proprio motore propulsivo del suo credo calcistico. A sinistra Marchese, Antonini e Antonelli, tutti utilizzabili in almeno tre ruoli, sull’altra porzione di campo il sempre più stupefacente Vrasjlko a cui accostare Stoian che lavora come un matto in allenamento per cominciare anche a difendere, Santana, Centurion e Feftatzidis.
Insomma le ali volanti chieste da Liverani tornano utili e non poco a chi ne ha preso il posto. Con la differenze che l’esordiente dopo le prime difficoltà le aveva messe ai margini, ora Gasperini, non molto avvezzo alle imposizioni dall’alto, le utilizzerà molto di più. Il tutto per spingere Gilardino a segnare una caterva di gol per il Genoa e per il Mondiale. Gasperini è l’uomo dei bomber: con lui Borriello e Milito hanno raggiunto vette realizzative mai più esplorate, Gilardino prepara il violino, a Marassi aspettano le sue note per la salvezza che appare sempre più alla portata di una nave che finalmente sembra aver trovato il comandante giusto.