Genoamania: il giusto tributo all'unico capitano
La maglia numero sette del Genoa verrà ritirata. I tifosi lo chiedono da quando hanno appreso la notizia, circa un anno fa, che Marco Rossi non sarebbe più sceso in campo. Domenica a Marassi il Capitano riceverà quello che merita: un lungo giro di campo con lo stadio a tributargli un mare di apllausi e poi la numero sette verrà spedita al Museo, come è successo ai grandi, anzi solo ai più grandi.
Marco Rossi con quella maglia e la fascia di capitano addosso ha attraversato la storia recente del Grifone. L’ha vestita, onorata, sudata sui campi “polverosi” della serie C come nei teatri più importanti d’Italia e d’Europa. E’stato l’uomo in più nel viaggio dall’inferno al paradiso, certo non aveva i piedi raffinati del numero 10 ma con i suoi polmoni e la sua voglia ha trascinato spesso il Grifone in campo e fuori. Per questo e per mille altri motivi i tifosi lo hanno fatto diventare una bandiera, la loro bandiera. Per questo il presidente Preziosi lo ha tenuto al suo fianco e ora lo sta facendo crescere come dirigente.
Per sapere quanto manca lo spirito di Marco Rossi a questo Genoa basta guardare all’ultimo mese di campionato. Il litigio Portanova-Gasperini per la fascia di capitano che è e resterà sempre di Rossi e la squadra svuotata e senza carica che in sette partite, a salvezza raggiunta, mette insieme solo un punto in sette gare facendo infuriare, giustamente, i tifosi. Tutto questo con Marco Rossi non sarebbe successo. Trovarne un altro come lui sarà difficile, forse impossibile. Nessuno oggi e forse anche domani merita e meriterà di indossare la maglia numero 7, è questo il motivo per cui la scelta giusta è stata fatta: nessuno la indosserà mai più.