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    Genoamania: il coraggio di Thiago paga solo a metà

    Genoamania: il coraggio di Thiago paga solo a metà

    • Marco Tripodi
    Se c'è una cosa che non manca Thiago Motta è senza dubbio il coraggio. Soltanto chi dispone di una grossa dose di audacia può infatti prendere decisioni come quelle fate ieri dal mister del Genoa. In una gara delicata come quella con la Spal, l'italo-brasiliano ha mandato in campo una formazione quantomeno sorprendente, rinunciando fin dall'inizio all'esperienza e alla classe di Pandev e Schone, rispolverando al contempo il redivivo Sturaro.

    Mosse impreviste il cui giudizio a posteriori avrebbe potuto avere nature contrastanti. In caso di successo a Thiago sarebbe stata riconosciuta la licenza di genio; con una sconfitta, viceversa, immediata per lui sarebbe arrivata l'etichetta di folle. Ma siccome il calcio non sempre va come ci si aspetta e a volte il pallone si diverte a prendere in giro chi lo guarda e lo analizza, il campo ha voluto lasciar sospeso ogni giudizio decretando un salomonico 1 - 1. Un risultato che sotto certi aspetti dà ragione all'allenatore rossoblù, vedi la scelta felice di puntare su Sturaro, ma che sotto altri ne sottolinea gli errori.

    Il fatto è che l'audacia non sempre paga e che spesso il coraggio si mischia con l'incoscienza. Intanto però un'altra partita che era assolutamente da vincere per dare una svolta all'ennesimo campionato turbolento è andata agli archivi lasciando il Grifone laddove l'aveva trovato: in piena zona retrocessione. Il campionato è ancora lungo, vero, ma lo è sempre meno e le vittorie prima o poi le devi conquistare, magari rimandando gli esperimenti a periodi più stabili e puntando sulle poche certezze che hai. Anche perché davanti continuano ad allontanarsi. E quando la salita si fa ripida diventa duro affrontarla.

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