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Genoamania: godiamoci Scamacca. Finchè si può
FAZIONI - Da un lato c'è chi spera che l'attaccante romano possa finalmente essere ciò che prima di lui non sono stati né Andrea Favilli né Andrea Pinamonti, ossia un bomber in grado di rispolverare l'antica tradizione di cannonieri rossoblù e trascinare la squadra verso le acque placide del centro-classifica. Dall'altra c'è invece chi teme che se davvero la confidenza sotto rete del nuovo centravanti del Grifone sarà confermata la gioia di ammirarlo a Marassi sarà molto fugace. Del resto la storia recente parla chiaro e non servono spiegazioni per giustificare questi timori, oltretutto in questo caso maggiormente avvalorati dalla circostanza che il ragazzo è pure di proprietà altrui. E poi ci sono i pessimisti cosmici e cronici, quelli che ritengono il momento magico di Scamacca solo un fuoco di paglia destinato ad esaurirsi presto, rilegando il suo protagonista nello stesso angolo buio già frequentato dai suoi più recenti predecessori.
DOMANI - Nessuno che non possieda una sfera di cristallo funzionante può ovviamente sapere quale sarà il destino del numero 9 rossoblù. Troppe sono le varianti che possono incidere nella crescita di un calciatore così giovane per sbilanciarsi nel capire quale strada seguirà il ragazzo. Di certo non sembra utopia affermare che il suo futuro sarà comunque lontano dalla Lanterna. Lo sarebbe stato nel caso in cui il suo cartellino fosse appartenuto alla collezione di Preziosi, lo sarà ancora di più alla luce del fatto che invece Scamacca è uno dei gioielli del Sassuolo.
Insomma, la sensazione che tra un anno il giovane centravanti con la carriera già lunghissima aggiunga un altro trasferimento al proprio curriculum è quasi una certezza. Comunque andranno per lui e per il Genoa le cose sul prato verde. Ai tifosi del club più antico d'Italia non resta che godersi il momento e sperare che la confidenza del ragazzo con le porte avversarie sia destinata ad avere lunga vita fin da subito.