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    Genoamania: generazione di fenomeni

    Genoamania: generazione di fenomeni

    Da ottime speranze a certezze, il gruppo storico della Primavera si ritrova nella squadra dei grandi e risulta decisivo. Il Genoa dei giovani è esploso dopo prestiti, processi di crescita più o meno lenti, qualche polemica e tanto tantissimo lavoro. La convocazione in Nazionale di Perin è la naturale prosecuzione di un’annata fantastica, iniziata con le papere contro la Fiorentina e proseguita con una serie di miracoli che non poteva non fare brillare gli occhi anche a Prandelli. Il numero uno del Grifone è il migliore italiano del campionato, meglio anche di quel Buffon che ha ritrovato in questi giorni a Coverciano. Il futuro è nelle sue mani, i numeri li ha tutti: sicuro in porta e in uscita, guida la difesa come un veterano e soprattutto non vola con la testa. Perin è il futuro del Genoa, sperando che Preziosi riesca a tenerlo il più possibile, e della Nazionale. Perché i vari Bardi, Leali e Scuffet non sono ancora al suo livello. Se continua così il buco lasciato da Buffon in azzurro verrà colmato senza problemi.

    Ci ha messo qualche mese in più anche perché l’età glielo ha consentito, ma domenica è emerso prepotente anche il talento di Sturaro. Gasperini lo ha provato in molte occasioni poi gli ha affidato le chiavi del centrocampo. Risultato: il sanremese è già pronto per spiccare il volo. Dirige l’orchestra, picchia, nel senso buono del termine, e si lancia in attacco. Li chiamano centrocampisti moderni, in Italia ne abbiamo pochi, se inizia a fare anche gol le grandi inizieranno a corteggiarlo molto presto.

    Perin e Sturaro punte di un iceberg che a Genova già la prossima estate potrebbe portare il gigante difensivo Krajnc, fenomenale in questa stagione a Cesena, il peperino Ragusa, straordinario a Pescara e il bomber Boakye che ha scelto la Spagna perché ala Juve avrebbe fatto troppa panchina. La Primavera è sbocciata, sotto la guida di Gasperini che lavora con i giovani come pochi in Italia, il Grifone ha un futuro brillante davanti. La generazione di fenomeni rossoblù non sbaglia un colpo, ora tocca a Preziosi cercare di non cedere alle pressioni del mercato: il caso El Shaarawy insegna.

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