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Genoamania: Gasperini-Preziosi, intesa sempre più forte
Gasperini era stato chiaro, non voleva una rivoluzione, sapeva che qualche pezzo pregiato sarebbe partito e che qualcuno sarebbe arrivato ma voleva fortemente continuare a lavorare con quel gruppo che lui stesso aveva definito il migliore mai allenato. Così Preziosi si è messo al lavoro, Falque e Bertolacci sono stati sacrifici necessari per rimettere a posto il bilancio, l’addio di Perotti non si è ancora materializzato ma se avverrà un nome importante arriverà per sostituirlo. Per il resto l’ossatura è rimasta la stessa.
Perin difenderà la porta, De Maio e Burdisso sono rimasti per blindare la difesa, Rincon e Tino Costa non faranno rimpiangere Bertolacci e in attacco Pandev insieme a Lazovic e Gakpè assicurano qualità, velocità ed esperienza. Anche nei movimenti in entrata c’è la mano del mister: Munoz è un suo pupillo dai tempi di Palermo e Pavoletti è il bomber che Gasperini può far esplodere anche in serie A. Insieme a loro sono arrivati Diogo Figueiras e Chissoko che blinderanno la fascia destra dopo l’addio per fine prestito di Edenilson.
Manca ancora qualcosa ma da Neustift filtra molto ottimismo per il campionato che verrà. Il gruppo ha già dimostrato di saper fare cose straordinarie e tutti rimarcano come senza rivoluzione sarà più facile fare bene anche dopo la mancata licenza Uefa. Manca ancora un tassello: un titolare sulla fascia mancina di centrocampo. Preziosi ha promesso un grande colpo, Criscito è il preferito dalla piazza e anche da Gasperini padre calcistico del ragazzo napoletano con Genova nel cuore. L’intesa tra tecnico e presidenza non è mai stata così forte: il Genoa è in ottime mani.