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    Genoamania: fenomeno Niang, il ragazzo è cresciuto

    Genoamania: fenomeno Niang, il ragazzo è cresciuto

    M’Baye Niang è l’uomo del momento in casa Genoa. A gennaio aveva salutato il Milan per cercare lo spazio giusto in modo da fare emergere il suo talento che in rossonero mai si era manifestato. A Milanello lo hanno lasciato giovane e con la cresta, forte sì ma mai decisivo e con quella tendenza a farsi travolgere dagli eventi che in passato lo aveva spinto a qualche “ballotellata” o “cassanata” di troppo. Errori di gioventù e di frustrazione di un ragazzo classe 1994 arrivato come giovane fenomeno e finito troppo presto nel dimenticatoio.

    Lo ha preso il presidente Enrico Preziosi sotto consiglio di Gasperini che già in estate avrebbe voluto averlo a Pegli. E’arrivato con qualche mese di ritardo ma si è subito fatto perdonare. Gol (3 in 6 partite) e non solo. Tanto lavoro in aiuto della squadra, un bomber generoso capace fin da subito di allontanare l’etichetta di “genio ribelle”. Dice di puntare al pallone d’oro, di voler essere il migliore e forse un giorno lo diventerà ma ora ha capito che il traguardo è ancora lontano.

    Deve crescere Niang e Gasperini ha capito come fare: metterlo in campo sempre, dargli fiducia, regalargli il posto da bomber o quello da esterno a seconda della giornata sua, di Perotti e delle difese avversarie. Sempre in campo Niang perché di lui ora il Genoa non può più fare a meno, per questo Preziosi è pronto a chiedere il prestito di 18 mesi all’amico Galliani magari mettendo sul piatto il talento difensivo Krjanc.

    Il giocatore una decisione l’avrebbe presa: restare al Genoa ancora un anno per crescere e inseguire i propri sogni. Il Milan su di lui non ha mai puntato, Gasperini lo ha fatto fin dal primo giorno ed ha avuto ragione. Il futuro però non oggi, questo è il momento di Niang: il fenomeno incompreso che a Genova ha trovato la sua guida.

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