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Genoamania: fallimento totale
Ieri il vaso ha traboccato ma il fallimento di questa stagione ha una storia lunga alle spalle. Totalmente sbagliate le scelte di mercato di Preziosi. A destra Diogo Figueiras e Cissokho sono stati scavalcati persino da Izzo che nella vita fa il centrale. Pandev continua a toppare, Gakpè è più fumo che arrosto, Capel e Lazovic non convincono mai pienamente. Nel tourbillon di giocatori arrivati a Marassi l’unico che davvero può essere un valore aggiunto è Ansaldi, anche ieri tra i migliori.
Mercato insufficiente ma il fallimento è anche figlio delle prestazioni di quelli che già c’erano. Tino Costa fa quasi tenerezza, sbaglia quasi tutto ormai da diverse partite, gli avversari lo doppiano in velocità e il suo cannone mancino è rimasto sull’aereo che lo ha portato dalla Russia al capoluogo ligure. De Maio da muro si è trasformato in continuo pericolo per Perin. E poi c’è Perotti su cui oggi è meglio stendere un velo pietoso, le giornate di squalifica hanno già superato i gol e questo dovrebbe bastare per farsi un’idea del periodo del diez.
Le responsabilità del fallimento sono anche di Gasperini. L’insistenza su Tino Costa è un errore, i cambi spesso non hanno portato benefici e poi c’è la questione disciplinare. E’vero che la follia non si può prevedere ma gli episodi ormai sono troppi e anche lui, capo dello spogliatoio, su questo punto deve mostrare più intransigenza. Gennaio è vicino e ci vorranno interventi di mercato in entrata e anche in uscita. Per ora il Genoa è questo e se continua a giocare in dieci ogni partita rischia veramente di finire nel baratro.