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    Genoamania: è tornato l'effetto Marassi

    Genoamania: è tornato l'effetto Marassi

    Da quanto tempo non si vedeva un Marassi così! Lo aveva chiesto alla viglia della sfida contro l’Udinese Gian Piero Gasperini, esortando il dodicesimo uomo a scrollarsi di dosso quella freddezza che non è propria di uno stadio e di una tifoseria che con il Genoa ha sofferto, esultato, pianto e gioito senza mai risparmiarsi. Il vate di Grugliasco non riconosceva a pieno la sua gente, quella che sa essere la spinta decisiva per ribaltare una partita.

    Finalmente l’urlo della Nord ha trascinato tutti, ci voleva qualcosa di speciale per tornare al passato. Ci voleva un’impresa da compiere tutti insieme, gettandosi all’assalto di un avversario senza pensare a nulla solamente con la voglia di raccontare qualcosa di epico una volta finita la partita. Così la gara con l’Udinese è quella della svolta, se non in classifica, almeno sotto l’aspetto ambientale. Così si può davvero sognare, non da quest’anno, ma in futuro.

    Vedere il grifone rimontare in mezz’ora due gol è stato emozionante, ma a far vibrare il cuore è stato l’appoggio di chi non riusciva a scrollarsi di dosso i fantasmi del passato. Di chi da Gasperini si aspetta punti e spettacolo perché dopo due anni a soffrire il suo ritorno non può significare solamente tranquillità. Ci vuole dell’altro e finalmente la squadra ha trascinato la sua tifoseria, lottando su ogni pallone, entusiasmando la gente che non chiedeva altro che poter esprimere tutto il proprio amore senza freni.

    Ora che la strada è tracciata non rimane che godersi mesi lontani dalla paura, mettendo ugola e cuore a disposizione della squadra a patto che sia lei a non mollare un centimetro mai, anche se la classifica non darà grande stimoli. Gasperini ha chiamato, i tifosi hanno risposto. Bentornato Marassi, tutto il Genoa ti aspettava così come sei e sei sempre stato.

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