Genoamania: è Perotti la luce del Grifone
C’è una luce che guida il Grifone nel suo volo verso l’alta classifica: è Diego Perotti. Una luce che si era illuminata prima in Argentina e poi in Spagna, spegnendosi però negli ultimi anni passati a lottare contro chi gli diceva di essere il “nuovo Maradona” e i tanti infortuni che lo mettevano k.o. appena cercava di ripartire. Perotti non sarà mai Maradona ma il Genoa ha vinto la più grossa scommessa di calciomercato che aveva fatto quest’estate.
La storia è ormai arcinota: Milanetto lo segue da vicino, vuole portarlo a Genova già a gennaio ma il Boca convince il numero dieci. L’amore non è finito e viene ricambiato l’estate scorsa quando Diego Perotti diventa un nuovo giocatore del Genoa. L’uomo che valeva 48 milioni di euro, l’esterno d’attacco che Conte voleva per la sua Juve sbarca in città accompagnato da poco entusiasmo e dalla sensazione che sia una scommessa difficile da vincere a causa della lunga inattività.
E’la testa a fare la differenza in un giocatore, lo dicono in tanti e Gasperini lo ha capito subito. Fin dal primo giorno di ritiro ha spiegato a Perotti che lui non aveva bisogno di un salvatore della patria ma solamente di un ragazzo che si scrollasse da dosso le etichette per tornare ad essere sé stesso. Ci ha messo un pò il numero dieci, ha dovuto calarsi nella parte, poi ha iniziato a rescere ed oggi è tornato trascinatore.
Domenica a Cagliari l’ultima riprova: Perotti è la luce anche quando tutto sembra buio, quando gli avversari vanno in vantaggio senza meritarlo e la squadra ha bisogno di un leader tecnico. I compagni si appoggiano a lui in ogni frangente e lui non si tira indietro. Niente passaggio corto, di quelli timidi che non si addicono a chi ha classe da vendere, Perotti parte palla al piede, punta l’uomo e arriva sul fondo con una facilità che a questa latitudini non si vedeva da tempo. Accende la luce quando vuole Perotti e il Grifone ora può volare in alto senza nessuna paura perché ha ritrovato chi lo può guidare.