Genoamania:| Come si ferma la Fiorentina?
Il ciclo terribile del Genoa è quasi finito: dopo Roma e Milan, sfide sfortunate ma con buone indicazioni su gioco e carattere, domenica si va Firenze con la voglia di fare l'impresa. Sarà la grande occasione di Immobile e la partita degli ex, con Vargas e Frey in prima linea per far vedere alla Curva Fiesole che sono ancora calciatori di altissimo livello. Motivazioni altissime per tutti, anche perché la zona retrocessione è lì a pochi passi di distanza.
Fermo restando che l'ultimo mese del Siena è stata una specie di via Crucis costellata da match contro le grandi squadre, il Genoa non vuole fidarsi e guarda solamente a se stesso. La Fiorentina è uno di quegli ostacoli difficili perché la squadra di Montella, ex mai dimenticato, è in un momento straordinario e vede di nuovo da vicino la zona Champions. Se non bastasse questo, ha il centrocampo migliore d'Italia dopo la Juventus, capace di impostare e rompere grazie al talento di Borja Valero, Pizarro e Aquilani.
La Fiorentina dunque fa paura, e non rimane che sperare in una difesa non in giornata, unico punto debole viola. Ballardini prepara la gabbia a centrocampo, con sei uomini pronti a levare l'aria ai cervelli di Montella e provare poi a ripartire. La Fiorentina bisogna iniziare a fermarla dalla sua metà campo, con conseguente grande dispendio di energia. Sarà una sfida di sacrificio per tutti: anche in difesa Granqvist, Portanova e Manfredini avranno il loro bel da fare contro la velocità di Jovetic, Ljaijc e Cuadrado.
Insomma, per fermare la macchina viola bisognerà essere il Genoa migliore della stagione, forte di testa, compatto e mai in debito di ossigeno. Dove non arriveranno le gambe ci penserà il cuore, una formula che in casa del Grifone si adotta fin dagli albori del calcio in Italia.