Mille giorni dopo, e anche qualcosina di più. Tanto hanno dovuto aspettare i tifosi rossoblù per rivedere a Marassi Gian Piero Gasperini, vate dell’ultimo grande Genoa della storia. Domenica a Marassi arriva il Chievo ma i riflettori saranno tutti puntati su di lui, atteso dagli applausi scroscianti di chi non lo ha mai dimenticato e che molte volte ha ventilato il suo ritorno.

Il popolo del Grifone vuole rivedere il suo Genoa, quello che attacca, corre, gioca un gran calcio e vince anche! Tutti gli allenatori arrivati negli ultimi anni avevano promesso più o meno le stesse cose ma solo con Gasperini tutto è diventato realtà. Sarà emozionato il tecnico che con questi colori è cresciuto fino a meritarsi una chance importante come l’Inter. Entrerà in campo, nel suo stadio, saluterà quella gente che non rivede da tempo ma che in fondo in fondo non ha mai perso di vista, perché l’amore nonostante la lontananza non può sparire.

Non sarà ancora il Genoa di Gasperini, si vedrà in campo il 3-4-3, le ali che volano e corrono a perdifiato avanti e indietro, Lodi a far gioco, un interditore puro e Gilardino finalmente affiancato dai compagni. Niente di più perché in due settimane nessuno riuscirebbe a cambiare completamente il gioco di una squadra. Di diverso ci sarà sicuramente la mentalità. Dimentichiamo il Grifone pavido di Liverani, Gasperini caricherà i suoi come ai bei tempi, arriveranno tutti in campo pronti a non lasciare un centimetro all’avversario con grande coraggio quando poi ci sarà da sfruttare le occasioni da gol.

Domenica il ritorno di Gasperini a Marassi, per vedere il suo Genoa bisognerà aspettare ancora un po’ anche se la strada è quella giusta. Lo si è visto a Catania, lo si vede a Pegli giorno dopo giorno, ma il percorso è lungo e a renderlo ancora più insidioso c’è una classifica decisamente traballante. Gasperini è tornato e cerca la prima vittoria dell’anno a Marassi per spezzare definitivamente con il passato.