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    Genoamania: alla ricerca del vero Tino Costa

    Genoamania: alla ricerca del vero Tino Costa

    E’il momento di svoltare la stagione in casa Genoa. Le sfide casalinghe contro Sassuolo e Carpi sono viste da tutto l’ambiente come un buon trampolino di lancio verso una posizione di classifica migliore. Gasperini ha trovato l’attacco ideale con Lazovic, Pavoletti e Perotti, è alla ricerca della giusta ricetta per la difesa ma soprattutto ha bisogno di un regista che possa imbastire la manovra rossoblù.
     
    Senza di quello il suo 3-4-3 difficilmente diventa letale. Serve un metronomo come in passato sono stati Milanetto e Thiago Motta, ragazzi dai piedi buoni e dalla testa veloce per trovare spazi e passaggi e soprattutto per essere punto di riferimento per i compagni. Questo ruolo da gennaio in poi era, nelle idee della società, di Tino Costa, ma ad oggi il centrocampista ha fatto davvero poco.
     
    Almeno quattro infortuni gravi lo hanno messo ko per buona parte della scorsa stagione e per l’inizio di questa. Non solo ma senza partite né allenamenti continuati nel tempo la forma non è mai arrivata e il Costa di oggi non riesce a trovare il ritmo partita per imporsi. Ed è un peccato perché le qualità per essere protagonista ci sono tutte.
     
    Il suo mancino è letale quando è libero di impostare e qualche saggio si è già visto ma per ora è troppo poco. Questo mese sarà fondamentale per capire se ci saranno altre ricadute oppure se Costa potrà essere davvero il faro del Genoa. Gasperini se lo augura, Preziosi segue la situazione perché il riscatto è fissato a soli 3 milioni e se il giocatore dovesse tornare ai suoi livelli abituali sarebbe una spesa più che accettabile per un talento del genere

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