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Genoamania, missione compiuta! E il merito è di uno solo...
La vittoria sul Crotone, pur non dando ancora la matematica certezza della permanenza in Serie A, di fatto regala ai rossoblù un margine talmente ampio sulla zona rossa da apparire impensabile un esito diverso rispetto a quello sperato.
PROSPETTIVE - Ora che l'obiettivo è stato centrato, la truppa di Davide Ballardini può finalmente concentrarsi su come nobilitare questo ultimo mese di campionato. L'occasione di mostrare un calcio diverso da quello comunque redditizio ammirato fin qui è ghiotta, magari proponendo una formazione più propositiva del solito, tipo quella vista ieri nell'ottimo primo tempo. Così come ghiotta è anche l'opportunità di vedere cosa sanno fare i giocatori fin qui meno utilizzati e capire su chi di essi si può contare per gettare le basi del Genoa che verrà.
MESSAGGI - A proposito di guardare avanti. Ieri sera sia il pubblico del Ferraris che i giocatori intervenuti in zona mista (Zukanovic e Bessa) hanno espresso il loro pensiero in maniera inequivocabile: "Ballardini deve restare". Con un futuro ancora tutto da scrivere il tecnico romagnolo ha ricevuto in particolare l'investitura ufficiale da parte del popolo rossoblù che a metà del primo tempo gli ha tributato un lungo coro di incitamento e ringraziamento. Se ancora ce ne fosse bisogno insomma squadra e tifosi hanno ribadito il loro desiderio di veder continuare il Balla alla guida del Grifo. Un messaggio evidentemente indirizzato più alla dirigenza che non al diretto destinatario del coro.
IMPRESA - Ballardini ha compiuto qualcosa che va molto vicino ad un miracolo sportivo prendendo una squadra in stato catatonico e portandola nel giro di un solo girone dal penultimo posto in classifica all'undicesimo. Una marcia quasi trionfale che permetterà di trascorrere una seconda parte di primavera in un'insolita aurea tranquillità per tutti coloro che hanno a cuore il Genoa. Qualcosa di impensabile solo 5 mesi fa ma tutt'altro che casuale, come del resto dimostra il curriculum rossoblu dell'allenatore di Ravenna. Il merito di questa salvezza è prima di tutto suo e solo secondariamente di un gruppo di giocatori che ha avuto comunque l'intelligenza di capire la situazione e adeguarsi ad essa. Si dice che l'esperienza sia quella cosa che insegna a non ripetere gli errori del passato. Con Ballardini gli sbagli sono già stati fatti due volte, vedremo se la dirigenza avrà tratto lezione dalla propria esperienza.