Genoa, Zangrillo: 'Non sono la lunga mano di Preziosi o Berlusconi. Blessin resterà a lungo'
Il presidente del Genoa ha parlato innanzitutto del nuovo entusiasmo che si respira in casa rossoblù: "Quello che ho visto è soprattutto la metamorfosi nella testa dei ragazzi della squadra. Quando siamo tornati da Roma dopo la sconfitta con la Lazio mi ha colpito che tutti i giocatori fossero isolati l'un con l'altro. Io ho lavorato per fare in modo che diventassero ragazzi che dialogano e che si aiutano. Ho visto un cambio nei rapporti. Prima vedevo i senatori da una parte e i nuovi dall'altra, gli italiani da una parte e gli stranieri dall'altro. Oggi sono tutti insieme, sono un gruppo omogeneo".
Zangrillo è poi tornato sul passaggio di consegne da Enrico Preziosi alla holding 777 Partners: "Tutto ha una fase ed erano da anni che la fase di Enrico Preziosi viveva la fine di un ciclo. Il filo era insomma logoro e lui cercava chi raccogliesse il suo testimone. L'ha fatto una compagine che rappresenta quello che sta accadendo nel mondo del calcio, dove la sostenibilità economica home made è sempre più difficile. Eravamo arrivati a un punto in cui questo passaggio era obbligato".
Zangrillo divide in tre periodi la sua nuova avventura alla guida del club più antico d'Italia: "Tengo a dire che quello che sto vivendo ormai appartiene alla terza fase. La prima era quella della curiosità nei miei confronti, poi è venuta la fase del sospetto e ora quella della consapevolezza. La seconda fase era quella che mi accusava di essere la longa mano di Preziosi oppure di Berlusconi. Tutte falsità assolute. Io sono stato contattato dalla Holding 777, in maniera pulita e trasparente. Ho cercato di metterci tutto l'impegno, consapevole che ora posso dare soprattutto la mia capacità relazionale per difendere e favorire questa società".
Il presidente poi ha parlato del futuro di Alexander Blessin: "La risposta sta proprio nell'uomo Blessin. E' un uomo a tutto tondo, di straordinaria capacità e la più grande soddisfazione la sta ricavando dall'essere arrivato sul pianeta Genoa come perfetto sconosciuto, lui ha saputo subito interpretare al meglio il suo ruolo. Sono convinto che Blessin avrà un futuro rossoblù lungo e all'insegna della programmazione. Ha saputo comunicare subito, anche se a Genova siamo subito pronti a mugugnare. C'è poi una figura che si sta imponendo con i risultati, parlo di Spors. Siamo abituati ai diesse che entrano nello spogliatoio, che litigano col presidente, invece qua abbiamo un uomo pragmatico, che riesce a fare un'analisi puntuale, facendo delle scelte e prendendosene le responsabilità. Stiamo davvero facendo una rivoluzione".
Un appunto infine sugli obiettivi futuri del club: "Oggi abbiamo un immediato che è il mantenere la categoria ma so anche che a medio-lungo termine c'è un progetto. Basta guardare i nomi che sono arrivati nel mercato invernale, che oggi si sono già imposti all'attenzione del grande pubblico. Sono gli ingredienti e gli indizi migliori per dire che stiamo facendo sul serio e che stiamo facendo qualcosa di grande. Forse siamo partiti con un po' di ritardo e magari abbiamo anche commesso degli errori ma stiamo facendo sul serio e lo stiamo dimostrando".