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    Genoamania: Blessin confermato, dentro i profeti del gegenpressing. Ma la rosa ha 80 giocatori!

    Genoamania: Blessin confermato, dentro i profeti del gegenpressing. Ma la rosa ha 80 giocatori!

    • Marco Tripodi
    Tanti nomi, una sola certezza. Il Genoa che domani darà ufficialmente il via alla nuova stagione con il raduno nel quartier generale di Pegli è un vero e proprio cantiere a cielo aperto. Molti, forse troppi, i punti di domanda che ancora avvolgono la fisionomia di un Grifone del quale si fa fatica ad intuire i connotati.
     
    FIDUCIA IN BLESSIN -
    L’unico punto fermo del primo vero Genoa post-Preziosi al momento appare quello tattico. Dopo la mesta retrocessione in Serie B, maturata dopo 15 anni di più o meno onorata presenza nel massimo campionato, i nuovi proprietari americani della 777 Partners tenteranno l’immediata risalita affidandosi ancora alle alchimie di herr Alexander Blessin e al suo ormai proverbiale gegenpressing. Ma aldilà dell’atteggiamento puramente tattico, il Genoa del tecnico tedesco sarà molto diverso da quello guidato nei primi cinque mesi della sua avventura italiana.
     
    ADDII ILLUSTRI - L’opera di ringiovanimento e rinnovamento della rosa iniziata a gennaio, già prima dello sbarco in Liguria dell’ex poliziotto di Stoccarda, sta conoscendo un secondo capitolo in queste settimane. Molti dei senatori saluteranno la Lanterna, lasciando spazio ad energie fresche. Lo hanno già fatto, anche se non ancora ufficialmente, Salvatore Sirigu e Mattia Destro, ne seguiranno l’esempio a breve Federico Marchetti e Andrea Masiello, tutti in scadenza di contratto e ormai fuori dal progetto per una concomitanza di motivi economici e anagrafici. Gli stessi che a grandi linee hanno portato alla rescissione consensuale del legame con l’ormai ex capitano Mimmo Criscito, i cui galloni sono stati nel frattempo già raccolti dal viceversa confermatissimo Stefano Sturaro. Ai grandi vecchi congedati dallo spogliatoio rossoblù presto si aggiungeranno colleghi con molta meno longevità in squadra ma con stipendi altrettanto insostenibili in cadetteria e per giunta reduci da rendimenti molto al di sotto delle aspettative. I casi in questione sono quelli di Felipe Caicedo, Nikola Maksimovic ed Hernani. I grandi colpi dell’ultimo mercato estivo, rivelatisi poi i flop maggiori della stagione genoana. Gente che complessivamente costa alle casse di Villa Rostan 10 milioni lordi di busta paga all’anno. Anche per questo trovarli una collocazione alternativa è una necessità di non semplice soluzione. Problema che invece non dovrebbe riguardare il richiestissimo Andrea Cambiaso, che potrebbe seguire Nicolò Rovella alla Juventus in cambio di una buona dote di moneta sonante. Ma l’opera di sfoltimento dell’enorme rosa non potrà fermarsi qui, visti gli oltre 80 giocatori (!) attualmente tesserati per il club più antico d’Italia.
     
    SOGNI ED OBIETTIVI - Se vendere è un obbligo, acquistare (possibilmente meglio di come non lo si sia fatto negli ultimi anni) lo sarà altrettanto. Ma capire chi saranno i volti nuovi è al momento un rebus di difficile interpretazione. La ridda di nomi quotidianamente accostati al Grifone come possibili rinforzi in grado di garantire quell’immediato ritorno in A che rappresenta l’obiettivo unico della prossima stagione restano ad oggi delle semplici possibilità. L’unica certezza, finora, è l’acquisto di Stefan Ilsanker, esperto mediano austriaco reduce dall’Europeo con la sua nazionale e dalla vittoria dell’Europa League con l’Eintracht. Due voci di un curriculum lunghissimo che lo rendono un colpo non proprio banale per un club di cadetteria. Il Genoa, però, non può certo fermarsi qui. Anche perché molti dei rinforzi di gennaio hanno nel frattempo già richiuso le valigie. I vari Calafiori, Piccoli e Amiri sono tornati alle rispettive case madri senza troppi rimpianti, mentre Ostigard, che il GM Spors vorrebbe riscattare dal Brighton, vanta pretendenti forse troppo ambiziose per lasciare qualche chance al Grifone. L’eventuale mancata conferma del norvegese costringerebbe ad individuarne un sostituto sul mercato. Una priorità che farebbe il paio con la ricerca di un bomber di razza che ben si adatti alle pretese tattiche di Blessin. Per riempire questa casella i tifosi chiedono a gran voce un onesto mestierante della B. Uno di quei giocatori che ben conoscono la seconda serie nazionale e come lasciarvi il segno. L’impressione, tuttavia, è che come già accaduto in inverno anche questa volta la dirigenza sia orientata verso obiettivi semi-sconosciuti ai radar di radiomercato. Colpi a sorpresa che ben si adattino all'unica certezza del Grifone attuale: il gegenpressing di herr Blessin.
     

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