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    Genoa, un punto su tre porta la firma di Lapadula

    Genoa, un punto su tre porta la firma di Lapadula

    • Marco Tripodi
    Il bel colpo di testa con il quale Gianluca Lapadula ha spezzato ieri sera l'equilibrio che fin lì aveva caratterizzato la gara tra Genoa e Cagliari è stato accolto da molti come la fine di una maledizione. Erano infatti più di undici mesi che il centravanti italo-peruviano, all'epoca ancora in forza al Milan, non riusciva a realizzare un gol su azione. 

    Fino al 53' minuto della gara con i sardi infatti, nonostante le ventuno apparizioni collezionate in stagione tra campionato e Coppa Italia di cui però soltanto due per intero, l'ex rossonero aveva esultato in solo tre occasioni e sempre soltanto dopo aver trasformato un calcio di rigore, peraltro in tutti i casi da lui stesso procurato. Un bottino decisamente magro per un bomber capace in passato di laurearsi capocannoniere prima in Serie C con il Teramo poi in B con il Pescara e divenuto la scorsa estate l'acquisto più caro nella storia pluricentenaria del club più antico d'Italia.

    Eppure, spulciando tra i numeri delle statistiche, si evince che Lapadula, oltre ad essere il miglior marcatore stagionale dei rossoblù, con le sue quattro reti ha consentito al Genoa di incamerare ben otto punti. Se a questi sommiamo poi l'assist fornito a Laxalt in occasione del gol valso la vittoria in casa del Chievo lo scorso febbraio, i punti che portano la firma diretta o indiretta dell'attaccante torinese salgono addirittura a undici. Praticamente un terzo dei 34 messi fin qui assieme dal Grifone.

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