Getty Images
Genoa, tre motivi per battere il Napoli
Oltre a punti preziosi da portare ad una classifica tornata a sorridere ma non ancora tranquilla, il Genoa guarda alla sfida di domani sera con il Napoli ponendo nel proprio mirino altri due obiettivi.
CAPPOTTO PESANTE - Nella mente dei giocatori e dei tifosi rossoblù il ricordo di quanto accaduto nella gara d'andata con i partenopei è ancora forte e bruciante. Il 6-0 incassato nell'allora San Paolo, oltre a rappresentare una disfatta clamorosa per gli uomini di Maran, fu di fatto anche l'inizio della fine dell'avventura dello stesso tecnico trentino in Liguria. Nonostante si fosse soltanto alla seconda giornata di campionato infatti quella gara rappresentò un momento di svolta negativo per l'immediato avvenire del Grifone. Più che il rotondo risultato subito in Campania sul Genoa pesarono le tante positività al Covid che proprio da quel giorno cominciarono a funestare l'organico rossoblù. Nel giro di un paio di settimane ben 23 tesserati furono colpiti dal virus. Un contagio diffuso che per fortuna colpì in maniera lieve ma che pesò parecchio sul pieno recupero dei calciatori, andandosi a ripercuotersi nei mesi successivi sulle prestazioni della squadra.
BILANCIA INCLINATA - L'altro nervo scoperto che il Napoli riaccende nei genoani è invece rappresentato da una tradizione recente assolutamente negativa a livello di risultati. L'ultima vittoria dei liguri sui campani risale infatti a nove anni fa quando, il 29 gennaio 2012, Palacio e Gilardino affondarono Lavezzi e Cavani. Da allora sia le sfide di andata che quello di ritorno hanno sempre sorriso agli Azzurri, capaci di raccogliere ben 11 vittorie e 5 pareggi in 16 sfide totali.
Ora per il Genoa è giunto il momento di chiudere non uno ma ben due cerchi. Quello statistico relativo all'ultimo decennio e quello che rimanda al ricordo dello scorso 27 settembre.