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    Genoa, tre ex ti indicano la strada per la salvezza

    Genoa, tre ex ti indicano la strada per la salvezza

    • Marco Tripodi
    Tre ex cuori rossoblu hanno raccontato dalle colonne del Secolo XIX come ci si salva all'ultimo minuto, partendo dalle proprie esperienze personali per indicare al Genoa di oggi quale strada intraprendere in questo difficile finale di stagione.

    A cominciare da Franco Rivara, protagonista della salvezza del Grifone nel 1962-63. "Chi corre a 60 all'ora ora deve correre a 100, come se si giocasse la sua stessa vita. Vai in campo e sai di giocartela davvero qui, ora subito. E dai tutto te stesso, come non l'avevi mai fatto. Non devi pensare a nient'altro, neppure sapere cosa fanno le altre squadre. Devi portare a casa il risultato e arrivare alla fine senza fiato".

    Anche per Mario Faccenda, autore del definitivo e provvidenziale 2-2 a Napoli nel 1981-82, l'importante è concentrarsi solo sull'avversario di turno: "A noi allora bastava il pareggio ed era l'ultima giornata. Adesso il Genoa ha due punti di vantaggio, psicologicamente ha preso una brutta botta per aver perso a Palermo con una squadra già retrocessa. Deve preparare la gara come ha fatto contro l'Inter e soprattutto pensare solo a se stesso, non guardare quello che fa il Crotone con la Juve. Testa solo sul Torino, è l'unico modo per fare punti e salvarsi".

    Claudio Onofri, capitano del Genoa 1982-83, cita infine lo spirito di Franco Scoglio: "E' il tecnico che più di tutti ha saputo parlare al cuore e alla pancia dei tifosi genoani. Dai giocatori voleva determinazione, grinta e amore per la maglia che indossavano. Tra Juric e i giocatori serve lo stesso spirito e la coesione che Scoglio sapeva creare con la squadra".

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