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    Genoa, Sturaro: 'Pronto al rientro. Via dalla Juve per sentirmi vivo'

    Genoa, Sturaro: 'Pronto al rientro. Via dalla Juve per sentirmi vivo'

    Il (secondo) calvario di Stefano Sturaro è ormai finito. Il centrocampista del Genoa, reduce da due operazioni chirurgiche in meno di un anno è pronto a tornare a disposizione del suo Genoa sei mesi dopo l'ultima volta. Un'assenza lunga che però non sembra aver mutato il carattere da combattimento del mediano sanremese, come dimostra la recente amichevole disputata a Montecarlo: "Scendo in campo a Monaco - ha dichiarato al Secolo XIX  - dopo tanti mesi, e pronti via subito un bel contrasto tosto, di quelli veri. Mi sono detto 'ok, ci siamo'. Il mio modo di giocare è questo: non muterà. Non sono uno di quei giocatori che può permettersi di tirare indietro la gamba".

    Sturaro quindi è pronto al rientro anche se la prudenza non manca: "Per la forma migliore serve tempo, ma ci siamo. Sono disponibile a tutti gli effetti, ora mister e medico valuteranno se mandarmi a giocare con la Primavera o convocarmi già per Ferrara".

    Già, il mister. Quel Thiago Motta un tempo suo compagno e ora tecnico: "L’ho conosciuto quando ero nella Primavera del Genoa: a volte mi allenavo con la prima squadra, lo ammiravo, era un riferimento di personalità. L’ho ritrovato da compagno in azzurro, a Euro 2016, ed era sempre un esempio, già allenatore in campo. Ora spero di dargli una mano. Con Andreazzoli eravamo partiti bene, poi ci siamo infilati in un tunnel ma quando si cambia è una sconfitta per tutti. Motta ha portato entusiasmo, ora sta a noi dimostrare che valiamo qualcosa e a lui che vale tanto anche come allenatore".

    Sturaro ha poi raccontato perché abbia deciso 11 mesi fa di lasciare la Juve per tornare in rossoblù: "Prima di tornare dalla Juve al Genoa avevo detto al mio agente e alla mia famiglia che mi ero appiattito e avevo bisogno di tornare a sentirmi vivo. E qui al Genoa mi sono sentito di nuovo così, anche in questi mesi duri che umanamente mi hanno fatto crescere molto. Ora devo incanalare la rabbia sul campo. Mi hanno aiutato famiglia, amici, compagni. Andare in ritiro già in Francia con la squadra mi ha motivato a bruciare le tappe".

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