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    Genoa, Strootman: 'Favoriti? E' ovvio ma dimostriamolo sul campo. Bello l'entusiasmo della Roma'

    Genoa, Strootman: 'Favoriti? E' ovvio ma dimostriamolo sul campo. Bello l'entusiasmo della Roma'

    Lunga intervista questa mattina sulle colonne della Gazzetta dello Sport per Kevin Strootman. 

    Al quotidiano sportivo il centrocampista olandese ha spiegato innanzitutto i motivi che l'hanno spinto a tornare al Genoa un anno e mezzo dopo la sua prima esperienza in rossoblù: "Quando ero a Marsiglia pensavo di tornare in Italia e quella del Genoa si è rivelata la possibilità più interessante. Mi hanno chiamato, ne abbiamo parlato e ho percepito un entusiasmo tale che in due giorni mi sono convinto. Sto bene, spero presto di poter provare cosa voglia dire giocare in un Marassi stracolmo".

    Per il Grifone l'etichetta di favorita dell'attuale cadetteria è quasi un obbligo. Ma per Strootman non rappresenta assolutamente un peso: "Perché mai dovrebbe pesare? Una società come il Genoa in Serie B deve essere favorita per forza. La A è il nostro obiettivo e penso che la società, i dirigenti e tutto il club ce lo dimostrino. Senza metterci pressione e senza dire che siamo i più forti, perché va dimostrato".

    Il 34enne non nasconde le ambizioni del Genoa ma neppure le difficoltà di un torneo con tanti grandi protagoniste: "Esistono club molto forti, penso al Cagliari, ma anche nella nostra rosa abbiamo elementi che hanno giocato o potrebbero stare in Serie A. Ma il nostro obiettivo è vincere. Dovremo far vedere sempre di essere più forti dell’avversario. Ci sono squadre importanti, ma esistono le condizioni per far bene, senza scusanti".

    Un accenno, infine, anche al primo suo grande amore italiano, la Roma: "L’entusiasmo di oggi è molto importante, perché forse mancava negli ultimi anni, ma non mi stupisce. Ho visto la prima di campionato, c’erano 60mila spettatori. Ai miei tempi la squadra andava bene, ma ce n’erano la metà. Hanno fatto grandi acquisti e spero che possano tornare laddove devono stare, cioè fra le prime quattro squadre in Italia. Forse serviranno un paio d’anni per vincere lo Scudetto, ma la Roma deve giocare la Champions."

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