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    Genoa, Spolli: 'Icardi e Higuain ci faranno vincere il Mondiale. Perin è l'erede di Buffon'

    Genoa, Spolli: 'Icardi e Higuain ci faranno vincere il Mondiale. Perin è l'erede di Buffon'

    • Marco Tripodi

    Nel giorno del suo 35° compleanno Nicolas Spolli è intervenuto in diretta telefonica sulle frequenze di Radio Sportiva.

    Molti i temi toccati dal difensore argentino del Genoa, a cominciare dall'ottimo momento attraversato dai rossoblù, reduci da tre vittorie consecutive in campionato: "Da quando è arrivato Ballardini stiamo facendo davvero un buon campionato. Grazie agli ultimi risultati ci siamo tirati un po' fuori dalla lotta salvezza e ora siamo più tranquilli. Ma non dobbiamo distrarci, il campionato è ancora lungo e duro. Siamo un bel gruppo, compatto e sempre pronto quando il mister ci chiama. Bisogna continuare su questa strada".

     

    L'avvento dell'ex tecnico di Palermo e Lazio sulla panchina del Grifone sembra in particolare aver rivitalizzato un reparto, quello difensivo, i cui numeri sono negli ultimi tre mesi all'altezza delle prime della classe: "Ballardini ha portato equilibrio con le sue idee e ha creduto in un gruppo che non era stato in grado di esprimere il meglio di sè prima del suo arrivo. Noi, da parte nostra, abbiamo accettato la sfida cercando di reinquadrarci un po' e ora raccogliamo i frutti. Ma la compattezza difensiva è un lavoro collettivo i cui meriti vanno condivisi con il resto della squadra. Se stiamo giocando bene è perché ognuno di noi sta dando il massimo per ottenere risultati importanti”.

     

    Le buone prove offerte da Spolli hanno attirato su lui anche le attenzioni del Commissario Tecnico dell'Argentina Jorge Sampaoli. Eppure, nonostante in un recente viaggio in Europa il selezionatore dell'albiceleste non abbia chiuso le porte ad un'eventuale chiamata del Flaco per Russia 2018, il diretto interessato non sembra farsi troppe illusioni al riguardo: “Nel mio ruolo ci sono tanti giocatori importanti che giocano in alcuni dei club più forti del mondo. Io non mi aspetto nulla e penso solo a fare il bene del Genoa. Ovviamente mi auguro che l'Argentina possa vincere il mondiale che aspetta da tanto tempo”.

     

    A proposito di Argentina, nella seleccion figurano talenti dal valore planetario come Messi, Higuain e Icardi: "Io sono un fanatico di Messi che è nato a Rosario come me e ha giocato nella mia squadra. Maradona ha vinto tutto e ha regalato grandi gioie a noi argentini ma io sto vivendo l'era Messi e mi godo lui. Oggi è il migliore in assoluto. Gli manca solo di vincere il Mondiale e gli auguro di farlo quest'anno per tutto il nostro Paese. Anche perché la davanti ci sono pure Higuain e Icardi, due giocatori importanti con caratteristiche diverse che sanno far male ad ogni difesa. Credo che mai come quest'anno l'Argentina abbiamo top player in ogni ruolo".



    Tra le avversarie che si frapporranno fra l'Argentina e la Coppa del Mondo non ci sarà ovviamente l'Italia: "E' triste non vederla al Mondiale. Per un amante del calcio come me non sarà la stessa cosa vedere un torneo senza di voi. Sono qui da 10 anni e devo ammettere che mi dispiace molto. Anche prima di arrivare in Italia, dopo l'Argentina ho sempre avuto un tifo particolare per la nazionale azzurra”.
     

    Il fallimento azzurro potrebbe permettere al suo compagno di club Mattia Perin di raccogliere il testimone di portiere della nazionale da Gigi Buffon? “Si, perché è un portiere completo. Ha tanta classe e tanto carattere. Credo che sia pronto a raccogliere l'eredità dal più forte”.

     

    Tra i suoi compagni più in forma c'è sicuramente Goran Pandev, autore di due gol decisivi contro Lazio e Inter: “Goran è per noi un giocatore fondamentale. Ha valori tecnici che pochi hanno in Serie A. Ce lo teniamo stretto perché è uno in grado di fare la differenza in qualsiasi momento della gara”.


    Il prossimo impegno per i rossoblù li vedrà ospiti sabato pomeriggio del Bologna al Dall'Ara. Tra le fila dei felsinei non ci sarà però il grande ex Rodrigo Palacio, connazionale di Spolli e giustiziere del Genoa all'andata: “Palacio è uno degli attaccanti che più nella mia carriera mi ha messo in difficoltà. Il fatto che non ci sia però non ci deve interessare poiché il suo sostituto farà altrettanto bene. In ogni caso, noi abbiamo l'abitudine di preparare le partite concentrandoci non su un singolo giocatore ma sull'intera”.

     


    Ultima battuta riservata al derby. Una gara distante più di un mese ma alla quale i tifosi rossoblù cominciano già a pensare, dopo le tre sconfitte consecutive rimediate nell'ultimo anno e mezzo: “Si sa che il derby è una partita particolare, sia per chi la gioca che per chi la vive dagli spalti. Vincerlo è davvero qualcosa di speciale. Siamo consapevoli che il nostro obiettivo stagionale resta la salvezza. Certo, salvarsi e vincere il derby di ritorno sarebbe il massimo”.


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