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Genoa, Simeone si lega ai rossoblù: 'Vorrei restare qui'
"Mi piacerebbe restare qui anche il prossimo anno - ha detto il Cholito al Secolo XIX - Al Genoa sto benissimo".
TACCO AL TORO - Dopo un girone d'andata formidabile ed al di sopra di ogni più rosea aspettativa, nel 2017 il centravanti argentino ha subito una brusca frenata, condizionato anche dalla situazione non certo florida della squadra. Cosa che tuttavia non gli ha impedito di segnare il gol-salvezza domenica scorsa contro il Torino: "E' stato uno dei momenti più belli della mia carriera - ha proseguito Simeone - Sapevamo quanto fosse importante questa partita, allo stadio c'era un'atmosfera fantastica. Siamo contenti di esserci salvati e di aver regalato questa gioia ai nostri tifosi. Non avevo mai fatto gol di tacco, neppure in Argentina. Ma non potevo segnare in altro modo".
IMPATTO - Giunto per la prima volta in Europa ad agosto, quasi a sorpresa, con l'etichetta scomoda di figlio del Cholo, Giovanni ha saputo andare oltre le malignità ritagliandosi un ruolo da assoluto protagonista in Serie A: "Non credevo di giocare così tanto, né di segnare 13 gol il primo anno in Italia. Invece è andata così e sono molto contento. Quando mi ha chiamato il Genoa, sono impazzito di gioia. Esordire contro il Napoli è stato bellissimo. Mi sono venuti in mente tanti ricordi di quando da bambino correvo nelle strade in Argentina e sognavo un giorno di venire a giocare in Italia".
IDOLI E CONSIGLI - A chi lo paragona ad Higuain, Simeone risponde con orgoglio pur precisando che il suo punto di riferimento fin da piccolo era un altro "Mi piace moltissimo il paragone con il Pipita ma il mio idolo è sempre stato Falcao".
Infine un consiglio ai piccoli tifosi che vorrebbero ripercorrere le sue orme: "Respiro calcio da quando avevo un anno. Il mio primo regalo è stato un pallone. Cosa consiglierei a chi vuole iniziare a giocare? Avere fiducia in se stessi e non mollare mai".