Il mercato di gennaio ha portato tante novità in casa rossoblù, ma per ora nessuna ha pienamente convinto. Niente paura comunque, il cambio di maglia spesso ha bisogno di tempo per essere assorbito. Il nome più altisonante è stato quello di Burdisso, che in difesa deve essere il faro. L’esordio di Firenze è stato sufficiente ma l’argentino, che punta al rilancio in rossoblù per guadagnarsi il Mondiale, al derby ha steccato soffrendo la giornata super di Maxi Lopez. Gasperini si aspetta molto di più da De Ceglie. Il nuovo ruolo di falsa ala sulla sinistra non è ancora nelle sue corde, il tecnico lo conosce e lo ha voluto fortemente per la sua duttilità tattica. Tornerà utile anche se a Livorno potrebbe avere un turno di stop.

Discorso diverso per Cabral, è arrivato a costo zero per fare da scudiero a Matuzalem dopo due sole presenze in Premier League. Gasperini lo ha provato nel rovescio contro la Roma (4-0)  e poi non lo ha più messo in campo. Scommessa fallita? Per ora sì visto che in quel ruolo sembra essergli passato definitivamente davanti Bertolacci. Non ha ancora avuto occasioni di mettersi in mostra Marco Motta. L’ex Juve deve ancora essere piazzato nello scacchiere. Da quando è arrivato il Gasp ha sempre messo in campo la difesa a quattro preferendogli Antonini come cursore di destra. Se si dovesse tornare a tre dietro con lo spostamento in retroguardia dell’ex Milan, Motta potrebbe trovare spazio sulla destra del centrocampo, posizione che per ora resta di Vrsaljko. Anche per lui, come per Cabral sarà durissima riuscire ad esprimersi. Su Sculli è impossibile esprimersi, è un pupillo di Gasperini che lo utilizzerà molto, in campo e fuori, come “capitano” ma deve ritrovare la forma migliore per tornare ad essere uno degli idoli della Nord. Giudizio, per ora, sospeso. Da Livorno ricomincia la marcia del Grifone e delle sue facce nuove, da loro ci si aspetta molto di più.