Ex Juve e Genoa, Rubinho: 'Montella come Totti e Ibra. Conte all'Inter non mi sorprende'
Il brasiliano si è soffermato particolarmente sulla sua esperienza in rossoblù, ammettendo di conservare ricordi eccezionali soprattutto delle stracittadine contro la Sampdoria: “Ricordo la partita vinta 3-1 - ha raccontato riferendosi al derby del maggio 2009 - fu tesa fino alla fine, offrimmo una grande prestazione di grinta e cuore. Dovevamo fare di tutto per portare la partita a casa, è una sfida speciale ed è diversa da tutte le altre. Rischiai di essere espulso dopo un momento di tensione e fui solo ammonito. L’ultimo gol di Milito lo festeggiammo sotto la gradinata sud e fu bellissimo”.
Tra gli avversari più temuti, a sorpresa, figura anche un ex blucerchiato: “Ho avuto il piacere di giocare contro Romario, è stato uno dei primi grandi giocatori affrontati. Era imprevedibile e poteva fare qualunque cosa. In Italia ce ne sono stati tanti come Inzaghi, Ibrahimovic e Totti, che potevano tirare e segnare da qualunque posizione, stessa cosa anche per Montella, che affrontai nel primo derby”.
Rubinho ha poi parlato dei suoi trascorsi alla Juventus, coronati da tanti successi ma anche da poche presenze: “Con Conte sono stato due anni in cui ho imparato tanto. Nel calcio è tutto possibile, siamo professionisti, non mi sorprendo di vederlo guidare una diretta rivale della Juventus come l'Inter. Ha dimostrato grande professionalità ed è una cosa normalissima. Con Allegri abbiamo cambiato il modo di allenarci e di giocare. Con Conte eravamo più intensi ed aggressivi, mentre con Max eravamo meno frenetici e più pazienti. Abbiamo vinto partite difficili con la calma e la perseveranza, ciò ci ha portato a giocare una finale di Champions contro il Barcellona, che purtroppo perdemmo ma uscendo a testa alta. Giocare bene a volte ti fa essere brillanti, ma ti può far perdere le partite".