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    Genoa, Romulo: 'Mi chiamano CR8 e vorrei battere CR7. Che incubo l'anno alla Juve!'

    Genoa, Romulo: 'Mi chiamano CR8 e vorrei battere CR7. Che incubo l'anno alla Juve!'

    • Marco Tripodi
    Tra i molti ex che sabato sera scenderanno in campo nella sfida tra Juventus e Genoa c'è anche il neo rossoblu Romulo. Intervistato dal Secolo XIX l'italo-brasiliano ha raccontato come non disdegnerebbe fare uno sgambetto alla sua vecchia squadra: "Un ex ha sempre voglia di prendersi la rivincita. Con la Juve è durissima ma vorrei vincere. I compagni per scherzo mi chiamano CR8 e per una volta proverò a superare CR7. Con lui e Cancelo loro sono tra i il top in Europa. Servirà la gara perfetta ma nel calcio non si sa mai. Può darsi che la prima sconfitta stagionale della Juve arrivi col Genoa: chi può dirlo?".

    L'avventura del centrocampista alla corte della Vecchia Signora non fu certamente felice , a causa di una lunga serie di infortuni che lo perseguitarono per tutta la stagione: "Poteva essere l'anno più bello della mia vita invece... ero alla Juve con campioni come Buffon e Pirlo, Conte mi seguiva per la Nazionale ma non riuscivo a giocare. Piangevo spesso per il dolore, per la sofferenza di dover stare fermo. In un anno e mezzo mi sono operata cinque volte, ho fatto il giro del mondo, dalla Germania al Brasile".

    Nonostante l'esperienza negativa il mediano brasiliano ha comunque avuto modo di apprezzare le doti di Max Allegri, all'epoca al primo anno sulla panchina bianconera: "Allegri è stato bravissimo a migliorare ulteriormente una Juve che veniva da tre scudetti: intelligente, tranquillo. Se c'è una difficoltà aggiusta tutto in poche mosse".

    Ora però il suo tecnico è Ivan Juric, appena riapprodato al Grifone dopo lo scambio di testimone con Ballardini: "Ballardini l'ho conosciuto poco, sono arrivato più tardi. Con lui lavorato due mesi ma mi piaceva e al di là di tutto abbiamo fatto 12 punti. Però il presidente è molto saggio e capisce tanto di calcio: ha fatto questa scelta. Juric ci sta facendo lavorare duro, punta molto sull'intensità, stiamo crescendo. In campo è grintoso, ci chiede di non mollare mai. Ma a fine seduta vedi che è equilibrato, centrato. Ha le idee chiarissime".

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