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    Genoamania: primo profeta di una religione che da 130 anni fa impazzire l'Italia

    Genoamania: primo profeta di una religione che da 130 anni fa impazzire l'Italia

    • Marco Tripodi
    Tutto ebbe inizio quel 7 settembre di 130 anni fa. Se in Italia il calcio è diventata una fede seconda solo al cattolicesimo il merito è di un pugno di gentiluomini d'Oltremanica sbarcati sul finire del XIX secolo all'ombra della Lanterna.

    Probabilmente, mister George Dormer Fawcus e soci neppure immaginavano ciò che stavano per realizzare quando in un'oscura bottega di Sottoripa, in un giorno di fine estate del 1893, firmarono l'atto costitutivo del Genoa Cricket and Athletic Club, la prima società calcistica del Belpaese.

    Quella sfera di cuoio scuro cucita a mano, immancabile nel corredo da viaggio di ogni suddito di Sua Maestà che andava per mare in età vittoriana, divenne presto un'icona sacra venerata in tutto il mondo. E l'Italia ovviamente non fece eccezione.  Anzi, in meno di un decennio i praticanti del football proliferarono in tutto lo Stivale, contagiandolo di una febbre collettiva che ancora oggi affligge le sue genti.

    Vero che, come sostengono in molti, già prima del Genoa altri gruppi di ragazzi avevano cominciato in maniera più o meno organizzata a tirare calci ad un pallone, soprattutto nel Piemonte sabaudo. Ma è altrettanto innegabile che nessun sodalizio ebbe sul gioco lo stesso impatto del Grifone. Ecco perché la data odierna non può essere considerata speciale solo dal popolo rossoblù. Il 7 settembre è il compleanno  del gioco più bello e amato d'Italia e non solo nel suo club più longevo.

    E allora auguri Grifone. Ma auguri anche a tutto il calcio italiano. 

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