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Genoa, primo obiettivo: blindare la difesa. Così giocherà il Grifo di Shevchenko
Cresciuto con due maestri come Valery Lobanovski e Carlo Ancelotti, il tecnico ucraino ha assimilato da loro soprattutto il concetto di difesa in linea. Una peculiarità che ha fin qui caratterizzato i primi cinque anni della sua seconda vita nel pallone, salvo rare e poche fortunate eccezioni. Un atteggiamento tattico che Sheva dovrebbe riproporre anche al Grifone.
D'altronde lo stesso Davide Ballardini, precedente inquilino della panchina rossoblù, ha più volte in questa stagione schierato i suoi con la retroguardia a quattro, alternandola però con quella a tre. Senza troppi risultati positivi, vista la terribile media dei gol incassati dal Genoa in questo avvio di campionato: 24 su 12 incontri.
Da questo aspetto partirà dunque la ricostruzione rossoblù. Davanti, invece, spazio alla fantasia. Non a quella dei singoli, ma nel senso che a centrocampo e in attacco le certezze sono state meno numerose che in difesa, vedendo alternarsi schemi con due o tre punte, con il trequartista singolo o doppio oppure con le ali molto larghe.