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    Genoa, Preziosi respinge le accuse: 'Non ho mai foraggiato gli ultras'

    Genoa, Preziosi respinge le accuse: 'Non ho mai foraggiato gli ultras'

    Enrico Preziosi nega di aver mai pagato i capi del tifo organizzato del Genoa per mantenere la pace all'interno dello stadio durante le gare casalinghe del Grifone.

    Interrogato dal procuratore della Questura di Genova, Francesco Pinto, in merito alle indagini sui presunti legami con gli ultrà rossoblù, l'ex presidente del club più antico d'Italia ha escluso categoricamente la presenza di qualsiasi tipo di coinvolgimento con alcuni personaggi che orbitavano in Gradinata Nord e balzati poi agli onori delle cronache giudiziarie: "Io non ho mai dato indicazione di foraggiare soggetti appartenenti alla tifoseria organizzata", avrebbe detto l'imprenditore campano agli inquirenti, secondo quanto riporta stamane il Secolo XIX.

    Nel corso del medesimo interrogatorio, Preziosi avrebbe inoltre chiarito di non essere a conoscenza dei legami in essere tra il Genoa e alcune società riconducibile ad alcuni capo-tifosi: "Io non mi sono mai interessato di queste cose quando sono usciti gli articoli di stampa relativi a Massimo Leopizzi - Non mi sono preoccupato di comprendere i contorni della situazione; ignoro totalmente la natura dei rapporti tra Genoa e 4 Any Job e Sicurart. Se avessi saputo che la Sicurart, tramite Artur Marashi, faceva capo a Leopizzi, avrei immediatamente ordinato all'amministratore delegato di rescindere ogni rapporto". 

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