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    Genoa, Preziosi contro i tifosi: 'Striscione fatto da delinquenti'

    Genoa, Preziosi contro i tifosi: 'Striscione fatto da delinquenti'

    • Marco Tripodi
    È un Enrico Preziosi a dir poco furente quello che alla Gazzetta dello Sport commenta l'episodio dello striscione comparso sabato sera a Marassi durante Genoa-Napoli. "Preziosi prima o poi morirai...il Genoa mai!" si leggeva nel lungo lenzuolo esposto lungo la gradinata Nord "Chiedo con garbo e fermezza un'indagine su quanto accaduto - dichiara il presidente rossoblù - Ho parlato con la digos, mi è stato assicurato che le indagini sono già in atto.  Voglio sapere come sia possibile che nello stadio si è entrato uno striscione di 25 metri come se la gradinata fosse terra di nessuno. Lo hanno confezionato all'interno? Allora vuol dire che esistono degli spazi abusivi sfruttati per queste nefandezze, commesse la gente becera che non rappresenta assolutamente la tifoseria del Genoa".

    Preziosi sottolinea poi come non sia la contestazione a farlo infuriare ma i termini nei quali avviene: "È lecito che i genoani non siano d'accordo con il sottoscritto, ma i tifosi veri non si permetterebbero mai di condividere i toni di questo striscione. Io voglio salvaguardare la parte sana della tifoseria rossoblu, che poi sono la stragrande maggioranza, denunciando la sopraffazione che avviene ogni domenica in gradinata nord, dove ci sono anche i bambini e tifosi onesti.  Però, se non sono d'accordo con quei 4/500 manigoldi, partono gli schiaffi.  Siamo in un Paese libero, consenso e dissenso devono convivere, basta con questa deriva delinquenziale".

    Lo striscione non è stato rimosso ed è rimasto esposto per l'intera durata della gara: "E questo mi fa arrabbiare. La segnalazione doveva partire dai miei. Lo speaker avrebbe dovuto richiedere il ritiro all'altoparlante:  sino a quel momento, niente fischio d'inizio per Genoa-Napoli".

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