Con una grande voglia di rivincita e di allenarsi. Ecco come si è presentato a Genova Damiano Ferronetti, il nuovo esterno destro alle dipendenze di mister De Canio. Ci vorrà un po' di tempo prima di rivederlo al top della forma, in quanto ne viene da un periodo di inattività seguito alla rescissione del contratto con il Torino (si è allenato da solo con un preparatore atletico). Per questo motivo lo staff tecnico ha previsto per lui del lavoro supplementare in questi giorni, che effettuerà assieme a Bovo, Rossi e Velazquez (sedute previste martedì e mercoledì alle 17). Nel frattempo sarà presentato domani alle 16.15 nella sala stampa di Villa Rostan (ha scelto il numero 4). Borriello, alle prese con una fastidiosa vescica, sarà a disposizione di Barbero e Pilati da mercoledì.

Visite mediche per il nuovo attaccante esterno del Grifone. Classe 1991, proveniente dal Danubio, l'uruguayano Leonardo Melazzi è pronto a calarsi nella nuova realtà. In possesso del passaporto italiano, 'Leo' è stato battezzato da Aguilera, che lo ha contattato prima dello sbarco in città: "Vi stupirà - ha detto Pato - in campo è un combattente". A confermare il fatto, l'amico Diego Polenta, con cui ha giocato nel Danubio e nella nazionale Under 20: "E' un guerriero, va sempre al contrasto, non molla mai, in campo è di una generosità pazzesca. Il classico giocatore che piacerà ai tifosi del Genoa". Due le reti messe a segno in 39 gare con la maglia del Danubio, dal 2009 al 2012. Il Grifone l'ha strappato a una nutrita schiera di concorrenti e da domani lo staff tecnico potrà averlo a disposizione.

Poco sorridente sì, ma il motivo è presto spiegato: "Perdonatemi ma il viaggio è stato lungo e sono ancora un po' sballottato dal jet-lag, datemi qualche giorno...". Leonardo Melazzi non vede l'ora di scendere in campo per allenarsi: "Aguilera mi ha parlato diffusamente del Genoa, della città e dei tifosi rossoblù, è convinto che qui starò benissimo e se lo dice lui...". Giubbotto di pelle nera, Lacoste rossa e jeans di tendenza, 'Leo' ha coronato un sogno: "Tutti i giocatori sudamericani, fin da bambini, sognano di giocare prima o poi in Serie A, dunque io vedo il traguardo vicino. I miei obiettivi? Impare il vostro calcio, molto diverso da quello uruguayano. E mettermi a disposizione con grande umiltà, nella speranza di poter venire utile alla causa del Genoa".