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    Genoa, Portanova e l'accusa di violenza sessuale di gruppo: 'Accanimento animalesco, percosse e sputi'

    Genoa, Portanova e l'accusa di violenza sessuale di gruppo: 'Accanimento animalesco, percosse e sputi'

    • Redazione CM
    "Da mio padre e dal mondo dello sport ho ereditato valori sani e il rispetto per tutti, in particolare per le donne. Sono addolorato per i danni psicologici patiti dalla ragazza". Sono queste le parole - affidate al suo avvocato - del giocatore del Genoa Manolo Portanova, in riferimento al processo (ancora da compiersi) e che lo vede imputato con l'accusa insieme ad altri tre giovani di violenze sessuali di gruppo, reato punito con la reclusione da 8 a 14 anni, per i fatti risalenti allo scorso 30 maggio 2021.

    LA RICOSTRUZIONE - Negli ultimi giorni, la diffusione di stralci processuali e le rivelazioni de Il Secolo XIX hanno ricostruito una notte brutale: tutto era cominciato dalla testimonianza di una studentessa di 22 anni, che ha accusato Portanova e altri tre giovani (tra cui uno all’epoca minorenne), di quanto accaduto a Siena lo scorso anno. La studentessa, senese, si trovava con un’amica in un appartamento di un amico di Portanova e ed era stata lasciata sola con il giocatore del Genoa dalla sua amica, appartatasi con un ragazzo. Quindi la testimonianza: "A un certo punto ho sentito la presenza di altre persone che ridevano in camera da letto. Mi sono alzata con la scusa di prendere una bottiglia d'acqua e ho acceso la luce. Davanti a me c'erano tre uomini nudi". Inizia l'incubo.

    ABUSI E VIOLENZE - Gli atti fanno in seguito riferimento ad abusi, per opera di due, tre persone in contemporanea: "violenze sessuali, percosse, sputi, insulti, accanimento animalesco sul suo corpo concepito come un oggetto". "Ho detto che non volevo - ha spiegato la ragazza - ma non si sono fermati. Ero esausta, chiedevo di andarmene, di chiamare la mia amica, mi veniva detto che era in bagno e non poteva intervenire, ma nessuno in realtà la cercava". Dopo mezz’ora la studentessa, libera, si era recata al pronto soccorso, sottoponendosi a una visita che ha confermato colpi e ferite profonde alle parti intime, con prognosi superiore a 40 giorni. Un fatto che avrebbe sconvolto in maniera devastante la ragazza, come chiarito dalla perizia medico legale di parte, che ha segnalato "danni permanenti": nei mesi successivi, la ragazza ha fatto ricorso a sedute dallo psichiatra, soffrendo di stress acuto, ansia, oscillazione dell'umore e riduzione dell'appetito. 

    GLI AVVOCATI - Sempre a Il Secolo XIX, il legale di Portanova ha anticipato la linea difensiva: "Con ogni probabilità chiederemo di aver accesso al rito abbreviato. Si tratta di una scelta obbligata per evitare che tutte le parti rivivano una vicenda che ha portato a sofferenze. Abbiamo svolto indagini dalle quali a nostro parere emerge che il rapporto è stato consensuale". Affermazioni che hanno trovato l’opposizione della ragazza, che tramite il suo avvocato Jacopo Meini ha detto: "È stato un atto di violenza assurda e immotivata. C'era il consenso a un rapporto sessuale con il calciatore, non con gli altri. Ora voglio solo giustizia per quanto accaduto quella notte".

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