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    Genoa, Perinetti: 'Var usato male. A giugno tireremo le somme sulla squadra'

    Genoa, Perinetti: 'Var usato male. A giugno tireremo le somme sulla squadra'

    C'è stato spazio anche per Giorgio Perinetti nel post partita di ieri sera al San Paolo. Il dg del Genoa ha infatti parlato ai microfoni di Radio Nostalgia della prova offerta dai rossoblù: "Credo che Prandelli, con grande intelligenza, abbia portato la squadra avanti con un modulo che forse è più pronto ad interpretare - ha detto il dirigente - Quest’estate la squadra è nata così, lui ha cercato di fare qualcosa di meglio. La squadra stasera era più compatta, più a suo agio. Poi c’è stata l’espulsione di Sturaro: io sinceramente domani chiederò al VAR di stasera perché Pasqua abbia cambiato decisone. Poteva mantenere la stessa presa all’inizio. Vero è che il fallo si potesse evitare ma è entrato di fianco e non di fronte. Ha preso prima il pallone, Pasqua ha preso decisione giusta ma il VAR gliel’ha fatta cambiare. Oggi ho visto un arbitro che ha dato un rigore e ha mantenuto la decisone anche dopo l’intervento del VAR, che è a sostegno ma non può diventare l’arbitro. Io, pur adeguandomi alla tecnologia, dico che a decidere deve essere l’arbitro e non il VAR”.

    Sul fatto che nella formazione mandata in campo da Prandelli ci fosse un solo acquisto di gennaio Perinetti ha aggiunto: “C’è stato un avvicendamento nelle posizioni in campo, abbiamo anche alternative. Chi c’era in campo erano giocatori che a gennaio sono stati confermati. La società li ha riconfermati oppure ne ha presi a gennaio. Ci sono alternative in questa squadra. Biraschi ha fatto bene. Veloso ha qualità e personalità che ci saranno sempre utili. I giocatori che arrivano a gennaio fanno magari un po’ più fatica ad integrarsi. Per Stuaro abbiamo sempre detto che ci volveva un periodo per prepararlo, ma su di lui non aveva dubbi nessuno”.

    Infine una riflessione sul rush finale del campionato: "In campo deve andare sempre il Genoa di stasera. Con questa grinta, determinazione e voglia di star bene in campo. Poi si superano le avversità, che possono arrivare come accaduto a Udine, ma con questa determinazione ci si può togliere dai problemi. Come in tutte le altre piazze, anche l’unione e la compattezza saranno determinanti. Ora servono compattezza e unione d’intenti. A fine anno ognuno si prenderà le proprie responsabilità, anche io metterò la faccia: non mi sono mai nascosto e mi prenderò le mie. Ora c’è il derby: facciamo un applauso alla squadra, ma da domani è già un altro giorno“

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