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Pandev: 'In società ho visto gente felice che me ne andassi, ma continuo a tifare Genoa'
Pandev è tornato sulle difficoltà vissute dal Grifone in questa stagione: "Già all'inizio si capiva che non era come gli altri anni in cui facevamo fatica ma ne venivamo fuori. Col cambio di società si è creata confusione. In pratica c'erano due società. Noi giocatori abbiamo fatto malissimo ma hanno dato tutta la colpa a noi vecchi. Dicevano che non volevamo questo allenatore ma non era vero. Mi spiace che nessuno della società abbia detto nulla su questo".
Goran rivela poi qual è stata la molla che lo ha spinto a salutare il Genoa: "Quando sono andato in sede ho visto gente felice che andassi via. Nessuno mi ha detto rimani, aiuta i ragazzi. Mi hanno detto se hai deciso di andare, vai. Si vedeva che erano contenti e ho voluto togliere il disturbo" .
Nonostante il burrascoso addio, il macedone dimostra di portare ancora il rossoblù nel cuore: "Mi sento come se fossi ancora lì dentro, non sono mai stato così tanto tempo in un club, la mia famiglia è a Genova e io vivrò lì. Se si vince a Venezia possiamo farcela. Spero in Destro, bomber vero, ma anche gli altri devono aiutarlo a segnare".
Una cosa è certa: questi saranno davvero gli ultimi mesi della sua carriera da calciatore: "Stavolta si. Forse ho sbagliato a continuare dopo l'Europeo ma volevo chiudere davanti ai tifosi del Genoa, al nostro pubblico, ci tenevo. Ora l'importante è che il Genoa si salvi, poi sarei felice di venire allo stadio a salutare la gente".
Pandev infine esclude di poter giocare un'ultima partita con la nazionale macedone, prossima avversaria dell'Italia nelle semifinali play-off per i mondiali del Qatar: "No, non ci sarò".