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    Genoa-Milan, le pagelle di CM: Donnarumma salva, male Leao e Rebic. Destro arma letale, Sturaro leone

    Genoa-Milan, le pagelle di CM: Donnarumma salva, male Leao e Rebic. Destro arma letale, Sturaro leone

    • Marco Tripodi e Daniele Longo
    Genoa-Milan 2-2

    GENOA-MILAN 2-2
     
    Perin 6
    : bravo nell’opporsi a Rebic nel primo tempo, appare non altrettanto reattivo sulla sassata dalla distanza di Calabria.
     
    Goldaniga 6,5:
    imbavaglia un Leao appannato senza troppa fatica. Poi si dedica con eguali risultati anche ad Hauge. Nel finale sfiora addirittura il gol del successo. Doppiamente prezioso. 
     
    Bani 6:
    fa a sportellate con Rebic in un duello che non risparmia scintille e che in un paio d’occasioni lo vede soccombere. Poi ci pensa Pioli a venirgli in aiuto togliendo il croato ed accentrando dalle sue parte il fumoso Leao.
     
    Masiello 5,5:
    comanda il reparto arretrato rossoblù con ordine ed esperienza. Commette una sola sbavatura ma purtroppo per lui dal peso specifico altissimo poiché permette al giovanissimo Kalulu di timbrare il 2-2.
     
    Pellegrini 5,5:
    Castillejo lo impensierisce parecchio, costringendolo ad una faticosa gara puramente contenitiva. Primo a finire nel taccuino dei cattivi, primo a finire anche sotto la doccia.
    (dal 1’ st Czyborra 6: ritrova il campo dopo sette partite e sfrutta l’occasione dimostrando voglia e dedizione alla causa).
     
    Ghiglione 7:
    schierato più alto rispetto al solito, ci impiega un po’ a carburare restando sulle sue come tutto il Genoa nella prima parte di gara. Poi aumenta i giri dando il la ad entrambe le azioni da gol dei rossoblù. Splendido, in particolare, l'arcobaleno che disegna per il secondo gol di Destro.
     
    Sturaro 7:
    un leone che ruggisce contro ogni cosa gli passi vicino, correndo da una parte all’altra del campo con la bava alla bocca. Anima del Grifo, esce con la lingua di fuori dando sostanza alle dure parole del post Juventus.
    (dal 31’ st Behrami 6: consueto quarto d'ora finale per il mediano elvetico che si cala l’elmetto e battaglia su ogni pallone).
     
    Lerager 6:
    se Sturaro svaria da destra a manca, lui viceversa resta a presidiare la mediana rossoblù per vie centrali toccando moltissimi palloni, anche se non sempre con la necessaria lucidità.
     
    Pjaca 5,5:
    Maran prova a scombinare le certezze tattiche del Milan piazzandolo largo a sinistra a metà strada tra centrocampo ed attacco. Lui però non riesce mai ad accendersi pur sacrificandosi spesso in aiuto dei compagni.
    (dal 24’ st Melegoni 6: entra con il giusto spirito, contribuendo ad allentare la pressione del Milan).
     
    Shomurodov 7: neo-papà, smania dalla voglia di regalare al suo primogenito il più bello dei regali. Donnarumma gli nega la gioia ma è comunque decisivo nell’azione che porta al vantaggio rossoblù e nel tenere sempre sul ‘chi va la’ l’intera retroguardia avversaria.
    (dal 40’ st Radovanovic SV: 5’ più recupero per il serbo che fa in tempo a lasciare il suo nome sulla lista dei cattivi).
     
    Destro 8:
    il jolly a sorpresa di Maran torna titolare dopo quasi tre mesi, dimostrando di aver finalmente recuperato una buona condizione. Sfiora il gol dell’ex prima del riposo, lo trova per due volte ad inizio ripresa. Arma letale.
    (dal 31’ st Scamacca 6,5: dentro nel quarto d’ora finale, dimostra di non essersi abbattuto per l'accantonamento riservatogli da Maran andando vicinissimo a siglare un gol pazzesco che avrebbe regalato i tre punti al Grifone).
     
    All. Maran 6,5:
    se i tanti punti persi nei mesi scorsi sono stati spesso imputati anche alle sue decisioni tattiche, questa volta le scelte del tecnico portato i frutti sperati. A cominciare dallo scommettere sul tandem offensivo Shomurodov-Destro, con il primo che sfianca e il secondo che colpisce. Ancora una volta, però, i minuti finali risultano indigesti al suo Grifone a cui non può bastare la soddisfazione di rallentare la corsa della capolista in una gara in cui forse raccoglie meno di quanto meritato. Sia per la squadra che per il tecnico quello di questa sera resta, se non altro, un punto da cui ripartire.


    Milan

    Donnarumma   7,5
    : fantascientifico il miracolo a salvare il 2-2 quando vola a togliere dall'incrocio una sforbiciata bellissima di Scamacca. Incolpevole sui gol subiti, sul primo si era esaltato con un intervento strepitoso su Destro ma nulla può sul tap-in dello stesso attaccante rossoblu.

    Calabria 7: sempre presente in tutte le azioni offensive del Milan, garantisce grande spinta lungo l'out di destra. Trova un diagonale perfetto che vale la prima gioia personale in campionato. Continuo.

    Romagnoli 5,5: non una grande notte per il capitano rossonero. Troppo fermo in occasione del primo gol del Genoa, non guida a dovere il compagno di reparto Kalulu. Soffre tremendamente i movimenti di Shomurodov.

    Kalulu 5,5: ha sulla coscienza entrambe le marcature del Genoa dove è sempre approssimativo in marcatura su Destro. Si riscatta parzialmente con la zampata che vale il gol del definitivo 2-2. Fisicamente e tecnicamente ha buoni mezzi, deve migliorare molto sotto l'aspetto tattico e della concentrazione.

    Dalot 5: fa rimpiangere ampiamente Theo Hernandez: spinge poco e difende male. 

    Tonali 6: prestazione senza infamia e senza lode: solido in fase di contenimento, poco propositivo quando è chiamato a far ripartire l'azione.   (dal 31 st Diaz 6: dà brio alla manovra del Milan nel finale: sterza, crea la superiorità e si procura diversi calci di punizione al limite dell'area di rigore)

    Kessie 6: meno brillante rispetto al solito, il centrocampista ivoriano paga la stanchezza delle tante partite disputate senza rifiatare. Ma sull'impegno e la voglia di lottare è inappuntabile.

    Castillejo 5,5: tanto fumo e poco arrosto: fa arrabbiare Pioli che lo richiama in panchina.    (dall'9 st Hauge 6: disegna il consueto tiro a giro alla Hauge ma questa volta Masiello gli strozza in gola l'urlo liberatorio. Buon impatto sulla partita)

    Calhanoglu 6: corre per tre, si sacrifica per la squadra ed è anche sfortunato in un paio di circostanze quando le sue conclusioni vengono deviate in maniera fortunosa dai difensore genoani.

    Leao 5: assolutamente impalpabile, rimane spesso a guardare lo sviluppo dell'azione. Poca cattiveria e mordente, l'attaccante portoghese delude. 

    Rebic 5,5: l'unico lampo di una partita piuttosto anonima è lo slalom gigante con il quale supera tre giocatori prima di trovare un super Perin a fine primo tempo. Da attaccante centrale non convince ancora. (dall'11' st Saelemaekers 6: ci prova, spesso facendo confusione. Ma ha il merito di creare scompiglio nella retroguardia disegnata da Maran)

    All. Pioli 6: perde all'ultimo anche Theo Hernandez per infortunio, può fare poco considerando le tante assenze e tutte importanti. 

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