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Genoa, lo Spezia può strappare Agudelo a un prezzo d'occasione
La parabola di Kevin Agudelo rispecchia per molti versi quella della squadra di cui veste i colori: lo Spezia di Vincenzo Italiano.
Arrivato a fari spenti in Serie A, e dopo una stagione vissuta tra Genoa e Fiorentina con molte ombre e pochissimi lampi, il trequartista colombiano aveva faticato parecchio anche nei primi mesi in riva al Golfo dei Poeti.
Il cambio di ruolo riservatogli da qualche settimana, più per necessità tattica che per convinzioni tecniche, dall'allenatore siculo-tedesco pare però essere coinciso con il termine del suo periodo di apprendistato. Da quando Italiano lo ha spostato dall'ala del tridente al centro dello stesso, sopperendo alle mancanze dei vari centravanti e facendolo agire da falso nove, Agudelo ha finalmente giustificato le tante belle parole che si spendevano sul suo conto prima dello sbarco nel Vecchio Continente.
E così quello che fino a poche settimane fa sembrava il classico talento sudamericano incapace di confermarsi nel calcio europeo oggi sta facendo ricredere molti, a suon di prestazioni strabilianti. Per informazioni al riguardo chiedere alle difese di Sassuolo e Milan, ultime avversarie di uno Spezia dato per spacciato ad inizio stagione da molti che si sta viceversa rivelando la favola più bella di questa Serie A. Un po' come il suo numero 80, divenuto all'improvviso uomo-mercato.
L'esplosione del 22enne di Puerto Caicedo ha infatti inevitabilmente fatto accedere i riflettori sulla sua condizione contrattuale. Come spiega bene Cittadellaspezia.com, Agudelo è arrivato agli aquilotti a settembre in prestito dal Genoa con un contratto che prevede il diritto di riscatto da parte degli spezzini ma non il controriscatto a favore per i rossoblù. Ciò significa che qualora il club appena passato nelle mani di Robert Platek dovesse decidere a giugno di versare i 7 milioni di euro pattuiti la scorsa estate nelle casse del Grifone per assicurarsi l'intero cartellino del ragazzo, i genovesi non potranno opporre alcuna resistenza, rassegnandosi a salutare definitivamente il giocatore scovato da Preziosi e portare in Italia da suoi dirigenti.
Un prezzo tutto sommato modesto se davvero il ragazzo dovesse dimostrare di essere quel folletto imprendibile ed imprevedibile visto all'opera nelle ultime settimane e non il pulcino impaurito dei mesi precedenti.