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Genoa, le pagelle di CM: Soumaoro giganteggia, Falque fa sperare
Perin 6,5: non può nulla quando si trova Marusic davanti a sè dopo solo 100 secondi. Provvidenziale poco dopo murando Caicedo in angolo. Nonostante altri due gol incassati nella ripresa, mantiene comunque vivi i rossoblù con un paio di parate decisive.
Biraschi 6: deve fare gli straordinari su Jony, spesso e volentieri lasciato incustodito da Ankersen. Efficace, anche se con qualche patema in più, anche su Luis Alberto.
Soumaoro 6,5: bruciato sullo scatto da Marusic dopo appena 2’, si riscatta col passare dei minuti giganteggiando con tecnica e fisico. Termina la gara da centravanti, alla ricerca di un gol che però non trova.
Masiello 5,5: complice con Soumaoro nell’azione che sblocca l’incontro. Rischia l’espulsione a metà primo tempo per un blocco su Marusic che gli costa il giallo.
Ankersen 5: lascia troppi buchi in fase di copertura facendosi superare costantemente da Jony. Va un po’ meglio quando attacca, ma non di molto.
(dal 13’ st Iago Falque 6: torna a vestirsi di rossoblù sei anni dopo l’ultima volta. Mette in campo tanta voglia e anche qualche spunto pregevole. E’ chiaramente ancora a corto di condizione ma lancia ad ogni modo segnali importanti in vista del finale di stagione. Ritrovato).
Behrami 6: inizia la sfida alla sua ex Lazio in maniera nervosa, poi i ripetuti richiami dell’arbitro lo raffreddano e gli consentono di trovare la giusta concentrazione. Non si arrende fino al 95'.
Schone 6: gestisce una quantità infinita di palloni, provando a fare ordine nell’intricata matassa che coinvolge la zona mediana del campo. L’impressione è che a volte pecchi di timidezza, evitando giocate difficili che pure potrebbe permettersi.
Cassata 7: gara di grande sostanza per l’ex Sassuolo che corre e lotta fino all’ultimo secondo e sigla un gol (il primo per lui in maglia rossoblù) di straordinaria fattura. Dimostra di essere qualcosa in più di un semplice rincalzo.
Criscito 6: insolitamente svagato e impreciso, fatica come un dannato nel contenere l’esuberanza di Marusic. Dal dischetto mantiene invece la consueta proverbiale glacialità, siglando la sua settima rete stagionale e diventando il principale cannoniere rossoblù.
Sanabria 5,5: come sempre svaria molto sull’intero fronte offensivo. A differenza di altre volte, però, oggi appare meno lucido e preciso sia nelle sponde che nelle conclusioni. Nella ripresa passa a fare il centravanti ma senza pungere.
(dal 29’ st Destro 6: anche lui come Falque ridebutta in rossoblù dopo tanti anni. Si fa vedere con un bel tiro che Strakosha respinge allungandosi alla sua sinistra e facendo densità nell'area biancoceleste).
Favilli 5: la defezione di Pinamonti lo proietta titolare un mese dopo la sua ultima apparizione. Oltre che un po’ arrugginito è però anche poco fortunato, come dimostra il palo che colpisce alla mezzora e la parata di Strakosha poco dopo che gli negano la gioia del primo gol in A.
(dal 13’ st Pandev 6: si fa subito vedere con un pallonetto delizioso che mette i brividi ai suoi ex tifosi. Dona estro e imprevedibilità alla manovra offensiva genoana).
All. D. Nicola 6,5: non raccoglie punti ma tanta consapevolezza. Nei primi 20 minuti sembrava di rivedere il Grifone dei suoi predecessori. Ma che questo Genoa abbia cambiato mentalità lo si capisce già prima del riposo e soprattutto dopo il raddoppio della Lazio. In altre occasioni i rossoblù sarebbero spariti dal campo. Oggi rimangono in gara fino al quinto minuto di recupero, mettendo a tratti alle corde la formazione più in forma del momento.