Genoa, le pagelle di CM: Simeone evanescente, Pinilla dannoso
Genoa-Atalanta 0-5
Rubinho 6: torna titolare a sorpresa dopo quasi sette anni e risponde subito presente murando una bomba di Kessiè dopo 20'. Pur subendo cinque reti, limita i danni impedendo all'Atalanta almeno altri quattro gol.
Gentiletti 4: costantemente saltato dal diretto avversario, è il vero punto debole della difesa
rossoblu. I primi due gol nascono da sue disattenzioni. Inevitabile il cambio ad inizio ripresa.
(dal 46' Hiljemark 5: dovrebbe dare idee e geometrie all'apatico centrocampo rossoblu. Dovrebbe).
Burdisso 4,5: coordina, per modo di dire una retroguardia tutta argentina. Stende ingenuamente Petagna in occasione del rigore, cercando di rimediare al buco di Gentiletti. Poi si fa uccellare due volte dal connazionale Gomez.
Munoz 5: il meno peggio della linea arretrata genoana. Partecipa anche lui all'imbarcata generale.
Lazovic 5: Spinazzola lo costringe sulla difensiva, mettendolo seriamente in imbarazzo. Copre male e non spinge mai.
(dal 73' Beghetto 5,5: festeggia l'esordio in Serie A in una giornata amarissima per il Genoa)
Ntcham 5: Mandorlini gli dà ancora fiducia ma lui non la ricambia a dovere. Appare spaesato e confuso, sbagliando spesso giocate anche semplici. Esce coperto dai fischi di Marassi.
(dal 56' Morosini 5,5: ha finalmente l'occasione per giocare qualcosa in più di qualche scampolo di gara ma la giornata non è certo delle migliori. Scalda le mani a Berisha con una punizione forte ma centrale poi si adegua al grigiore generale).
Izzo 5,5: l'indisponibilità di Cataldi e l'ancora non perfetta forma di Veloso consigliano Mandorlini a schierarlo nell'insolito ma non inedito ruolo di schermo davanti alla difesa. Se la cavicchia, ritornando però nei ranghi difensivi in avvio di ripresa. E' l'unico che ci mette il cuore pur divorando il gol della bandiera.
Rigoni 5: si presenta con una botta dalla distanza che lambisce il palo. Poi però combina poco.
Laxalt 5: dimostra una volta di più di aver esaurito la benzina ormai da tempo. Nel secondo tempo spara su Berisha una buona opportunità.
Pinilla 4: un intelligente tocco a smarcare per Simeone sul finire del primo tempo è l'unico segno di vita della sua gara, oltre alla crisi di nervi che gli costa un'evitabilissimo rosso. Voleva mettersi in mostra di fronte al tecnico che non l'aveva valorizzato: lo fa nel peggiore dei modi.
Simeone 5: si costruisce una bella occasione al 18' sfiorando il palo con un velenoso diagonale. E' di fatto l'unica occasione degna di tale nome.
All. Mandorlini 4: prova a rimescolare le carte giocando qualche colpo a sorpresa, come Rubinho titolare e Izzo mediano. Non solo non viene premiato ma rimedia pure una goleada che a Marassi non si vedeva dal 2009. Unica nota positiva, lo spazio finalmente concesso ai giovani Morosini e Beghetto. Se non rischia l'esonero è solo per merito dell'andamento lento delle inseguitrici.