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    Genoa, le pagelle di CM: Pandev mattatore, Bertolacci rigenerato

    Genoa, le pagelle di CM: Pandev mattatore, Bertolacci rigenerato

    • Marco Tripodi

    Genoa-Inter 2-0

     

    Perin 6,5: vola sulla botta di Candreva dopo mezzora, resta praticamente inoperoso fino al 90' quando disinnesca un velenoso tiro-cross di D'Ambrosio.

     

    Rossettini 6,5: spostato sul centrodestra, a causa della contemporanea assenza di Izzo e Biraschi, non fa li rimpiangere giocando in maniera diligente e concentrata.

     

    Spolli 6,5: dirige magistralmente un pacchetto arretrato che non trema praticamente mai di fronte agli attacchi interisti.

     

    Zukanovic 7: un paio di chiusure provvidenziali nel complesso di una gara sempre attenta. Salva sulla linea il gol che poteva riaprire l'incontro.

     

    Rosi 6: torna titolare dopo l'infortunio che l'ha costretto fuori contro Lazio e Chievo. Mette in campo tanta corsa ma poca precisione, soprattutto quando deve crossare.

     

    Bertolacci 7: vederlo giocare da regista e non da mezzala fa sorgere il dubbio che forse sia questo il suo ruolo naturale. Sempre puntuale nelle chiusure e nel far ripartire l'azione, sembra un altro giocatore rispetto a quello spaesato di inizio stagione.

     

    Hiljemark 6,5: qualche errore di troppo in appoggio ma anche tante ripartenze che mettono in affanno la retroguardia nerazzurra.

     

    Bessa 5,5: Ballardini gli offre la prima maglia da titolare in rossoblù ma l'italo-brasiliano, cresciuto nell'Inter, non ricambia a pieno la fiducia dimostrando di non essere ancora del tutto integrato negli schemi del Grifone.

    (dal 56' Omeonga 6: aumenta il dinamismo nella mediana del Grifone, anche se a volte commette qualche leggerezza inevitabile frutto dell'inesperienza).

     

    Laxalt 6,5: questa volta non lascia il segno in prima persona, pur contribuendo in maniera involontaria al raddoppio rossoblù. Prova comunque ordinata e senza errori per l'uruguaiano.

     

    Pandev 7,5: per lui il nerazzurro è come il rosso per un toro: quando lo vede si scatena. Coglie una traversa fortuita a metà primo tempo; centra il bersaglio grosso nella ripresa. Nel complesso sfodera una prova degna del triplete.

    (dall'80' Lazovic s.v.: dentro nel finale a fare la seconda punta come ai tempi della Stella Rossa).

     

    Galabinov 6: tanto lavoro sporco per aprire varchi che i compagni non sempre riescono a sfruttare. La sua generosità meriterebbe maggiori riguardi da parte dei colleghi di casacca che troppo spesso gli preferiscono Pandev in fase di appoggio.

    (dal 77' Lapadula 6: con la squadra più impegnata a non scoprirsi che a pungere mantiene alta la soglia d'attenzione della difesa nerazzurra)

     

    All. Ballardini 7: la Dea Bendata, travestita dal duo di ex blucerchiati Skriniar-Ranocchia, gli fa un bel regalo per festeggiare al meglio le 200 panchine in Serie A. Nella ripresa legittima però la buona sorte mostrando che il suo Genoa è davvero tutt'altra cosa rispetto a quello di chi l'ha preceduto.

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