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    Genoa, le pagelle di CM: Gudmundsson ha il sangue di ghiaccio, Martin ingenuo

    Genoa, le pagelle di CM: Gudmundsson ha il sangue di ghiaccio, Martin ingenuo

    • Filippo Caroli
    Martinez 6: può nulla sul gol subito, per il resto c’è poco da segnalare

    Vasquez 6,5: giocatore sempre più in crescita. SI rende protagonista con alcuni interventi di pregevole fattura.

    Bani 6,5: un po’ impreciso in impostazione e decisamente sgraziato. Ma efficace

    De Winter 6: soffre un po’ la spinta di Sottil soprattutto nelle prime fasi, poi Belotti lo fa secco con troppa facilità, sebbene sia tutto fermo per offside. Prende le misure nella ripresa

    Martin 5: gara estremamente timida. Spinge poco, si limita alla normale amministrazione ma nel momento decisivo si fa scappare Ikoné che pareggia i conti. Dal 61’ Haps 5,5: tocca una miseria di palloni. Pochino

    Messias 6: più seconda punta che mezzala, aggiusta un paio di palloni in mezzo all’area niente male. Esce per infortunio, in bocca al lupo. Dal 44’ Thorsby 6: ci mette grande dinamismo. Ingresso positivo

    Badelj 6: argina con personalità le incursioni gigliate, ma sparisce un po’ dal campo con l’avanzare della gara. Dall’80’ Strootman SV

    Frendrup 6: anche lui parte bene, dando una mano in entrambe le fasi. Ma tende ad abbassarsi un po’ troppo

    Sabelli 5,5: una giocata da circo su Parisi, pochissimo altro. Dal 61’ Spence 6,5: quando ha campo davanti a sé fa paura. Vivace

    Ekuban 6,5: vince il ballottaggio con Retegui e sforna una prestazione da centravanti vero. Terracciano gli nega la gioia del gol, ma è un falco a procurarsi il rigore. Esce stanchissimo. Dal 61’ Retegui 6: apre gli alettoni contro i mastini viola, ci mette grinta. Si conquista anche un rigore che gli toglie il VAR

    Gudmundsson 7: peggiore in campo per tutta la prima frazione. Attinge al sangue islandese per trasformare il rigore con freddezza olimpica. E i grandi giocatori si vedono nei momenti decisivi

    All. Gilardino 6,5: porta via un punto in un campo difficilissimo che però conosce come le sue tasche. Il Genoa si conferma una squadra estremamente ostica da affrontare e concede pochissimo alla Fiorentina. Un'ingenuità spiana la strada al pareggio, ma la prova resta solida e si conferma uno degli allenatori più promettenti del panorama italiano
     

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