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Genoa, le pagelle di CM: difesa ingenua, attacco svogliato
Semper 6: usa più i piedi che le mani, peraltro non sempre in maniera ottimale. Segno di quando poco sia impegnativo il suo pomeriggio. E quando Antonucci lo graffia lui non può far altro che leccarsi la ferita.
Hefti 5,5: bravo ma non si applica, come uno studente che si accontenta del compitino.
Dragusin 5,5: nessun errore grossolano ma anche l’impressione di non riuscire mai a infondere sicurezza al reparto.
Bani 5,5: rischia grosso sbracciandosi in area con Magrassi nel primo tempo, poi si addormenta come il resto della retroguardia sull’imbucata vincente di Antonucci. (dal 26’ st Ilsanker 6: porta se non altro un po’ di personalità nel finale di gara).
Sabelli 5: catapulta un numero incredibile di palloni dell’area avversaria. Peccato che a tanta quantità non corrisponda altrettanta qualità.
(43’ st Sturaro SV: il suo ritorno in campo dopo sei mesi di assenza è l’unica nota lieta del pomeriggio rossoblù).
Strootman 6: dall’alto dei suoi 34 anni e di una classe che non conosce età, risulta ancora una volta il migliore in campo. E anche il rossoblù più pericoloso. Ma neppure lui è attrezzato per i miracoli.
Frendrup 6: tenta di mettere ordine nella confusione generale che regna in mezzo al campo.
(dal 26’ st Jagiello 6: il uso dinamismo non basta per destare il Grifone).
Portanova 5,5: la solita dose extra di grinta finisce per offuscarne precisione e lucidità. Appannato.
(dal 13’ st Yalcin 4.5: si presenta con una rovesciata spettacolare ma imprecisa. Squillo solitario di una prova contraddistinta da un giallo e dalla palla del pari sprecata nel recupero).
Aramu 4,5: poche idee e anche piuttosto confuse. Specchio di un Genoa che vorrebbe, potrebbe e dovrebbe ma proprio non riesce.
Gudmundsson 6: si accende ad intermittenza come le lucine dell’albero, senza riuscire mai ad illuminare veramente Marassi. Un chiaroscuro esemplificato dall’azione con cui prima si procura e poi si divora la palla dell’1-1.
Puscas 4,5: tocca pochissimi palloni, sbagliandoli quasi tutti, isolato là davanti come Robinson Crusoe che non può neppure contare sulla vicinanza di un Venerdì qualsiasi.
(dal 13’ st Coda 6: cambia il volto dell’attacco rossoblù, aprendo spazio e fornendo palle interessanti ai compagni. Però non riesce mai a mettersi in proprio. E il bunker veneto resiste).
All. A. Blessin 4: la fiducia incassata in settimana dalla società non cambia l’atteggiamento di una squadra incapace di produrre gioco, azioni da gol e adesso anche punti. Chi pensava che le cose non potessero che migliorare non teneva conto che il Grifone aveva ancora l’imbattibilità casalinga da difendere. Di chi sarà la colpa questa volta?