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Genoa, le pagelle di CM: Criscito bomber rossoblù, Pandev esempio senza tempo
Perin 6,5: vince il ballottaggio con Radu e probabilmente la scelta non sarà temporanea. Anche perché si ripresenta al suo vecchio pubblico con una paratona su Traorè dopo soli 5’ riconquistando subito chi l’aveva accolto con freddezza. Ingannato dalla deviazione di Ankersen, non può opporsi al tiro di Obiang
Biraschi 6: pur essendo non sempre pulitissimo negli interventi riesce comunque a contenere i pericoli che arrivano dalla sua parte. Parte anche un paio di volte nelle praterie emiliane senza trovare troppa fortuna.
Romero 6,5: tampona ed imposta. Più che un centrale difensivo sembra quasi un regista arretrato. E per una volta riesce a non farsi ammonire.
Criscito 7: il solito cecchino infallibile dagli 11 metri realizza il sesto centro in stagione (coppa compresa) diventando il bomber annuale del Grifone. Straordinario il recupero su Duncan a inizio ripresa.
Ankersen 5: aldilà della sfortunata e decisiva deviazione sul tiro-gol di Obiang disputa una gara insufficiente, del tutto priva di spunti.
Jagiello 5: tanto dinamismo non assecondato da altrettanta qualità. La supremazia del Sassuolo si evidenzia soprattutto in mezzo al campo e lui ne è complice inconsapevole.
(dal 27’ st Behrami 6: debutto-bis con il Genoa 15 anni dopo la prima volta. Venti minuti portando il suo contributo di esperienza)
Radovanovic 5,5: passano gli allenatori ma lui rimane un perno della mediana rossoblù. Il suo andamento lento tuttavia non appare l’arma migliore da opporre al moto perpetuo e mnemonico del centrocampo sassuolese.
Sturaro 5: torna titolare dopo l’infortunio di fine anno ma non sembra aver ancora recuperato la forma migliore. Si divora, per due volte, la rete del raddoppio facendo fare bella figura a Consigli.
(dal 34’ st Cassata 6: fiato e gambe nel convulso finale)
Pajac 5: timido e remissivo, non spinge praticamente mai facendosi torchiare dalle folate emiliane. Quelle poche volte che oltrepassa la metà campo sbaglia anche la misura dei cross.
Pandev 8: qualche insolito errore di troppo ma quando accende la luce disegna calcio in maniera sontuosa. Il tocco di faccia con cui realizza il gol del 2-1 è il giusto premio ad una prestazione di assoluta sostanza. Spirito indomito, a 37 primavere suonate dimostra di avere più fame di tanti giovani di belle speranze.
Sanabria 6,5: Nicola lo preferisce sia all’acciaccato Pinamonti che all’incompiuto Favilli. Tende ad allargarsi troppo nel tentativo di stanare la difesa neroverde, dimostrando comunque voglia e abnegazione. Si procura, con malizia, il rigore del momentaneo vantaggio. (dal 24’ st Favilli 6,5: dentro con il piglio giusto, prova subito un paio di conclusione dalla distanza che non hanno fortuna. Poi regala a Pandev l’assist del gol-partita. Nel finale Consigli gli nega la prima rete in A).
All. Nicola 6,5: il suo Genoa inizia timido, facendosi schiacciare da un Sassuolo che ha il demerito di non saper incidere. Il vantaggio di Criscito non cambia l’inerzia di una gara in cui il Grifone non sa spingere sulle fasce, né costruire per vie centrali. Ma come un pugile suonato che resiste ai pugni senza andare KO, sfrutta il varco buono (e un Var non impeccabile) per mettere al tappetto l'avversario. Indipendentemente da come arriva questa è una vittoria che dà sostanza e morale.