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Genoa, Lapadula sfida la Juve: 'Ecco cosa serve'
Dopo oltre un mese di allenamenti speciali, dovuti alla fascite plantare che ne ha condizionato la preparazione estiva, il colpo di mercato del Grifone è finalmente a posto fisicamente e scalpita all'idea di scendere in campo per difendere i suoi nuovi colori.
Un debutto, quello in rossoblù, che potrebbe avvenire sabato pomeriggio contro la Juventus, la squadra in cui è cresciuto da ragazzo che sarà ospite a Marassi nell'anticipo della seconda giornata di campionato: “Ormai ci siamo, ci sono - ha raccontato Lapadula al magazine della Serie A - Sarà una bella partita. Il Genoa ha tradizioni importanti nei match a Marassi con la Juve. Il ricordo di come finì l’ultima volta è ancora fresco in tutti. Ci vuole grande umiltà contro un’avversaria così, come ci vuole sempre. Gli incontri vanno affrontati allo stesso modo. Con il massimo della grinta e la fame di vincere”.
I tifosi rossoblu impareranno presto a conoscere questo bomber combattivo e coraggioso, caratteristiche che in altre piazze gli sono valse il soprannome di William Wallace, l'eroe della storia scozzese reso celebre da Mel Gibson in Braveheart: “Ho un debole per la storia di William - spiega Lapadula - un personaggio che mi affascina. E’ bello credere di poter conseguire qualcosa di difficilmente raggiungibile. Mettendoci il cuore, si può fare. Lui ha insegnato questo”.
Padre pugliese e madre peruviana, il nuovo centravanti del Grifone è anche un appassionato di musica, un'amore ereditato in famiglia: “Da bambino vedevo mio padre suonare chitarra, sax e piano. Un musicista. Da giovane me la cavavo come pianista, andavo a orecchio. Da autodidatta”.
Anche adesso che non è più un adolescente, Lapadula non ha perso la voglia di imparare. A 27 anni, dopo essere stato vicecaponnoniere in Lega Pro e re dei bomber in Serie B, per lui è giunto il momento di lasciare un segno importante anche nel massimo campionato.