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    Genoa, Lamanna si conferma il re degli 11 metri. Anche grazie a Cataldi

    Genoa, Lamanna si conferma il re degli 11 metri. Anche grazie a Cataldi

    • Marco Tripodi
    Eugenio Lamanna ha fatto 13. 

    Il rigore respinto ieri dal portiere del Genoa all'interista Antonio Candreva è infatti il tredicesimo penalty neutralizzato dall'estremo difensore lombardo nella sua carriera professionistica.

    Tra Serie A e Coppa Italia, Lamanna è uscito vincitore in ben sei delle otto occasioni in cui si è trovato a fronteggiare un avversario ad undici metri di distanza. In pratica chi calcia una massima punizione contro il numero 1 rossoblu ha tre possibilità su quattro di vederselo murare. Ne sanno qualcosa Ljajic, ai tempi della Roma, Tevez, Zaza col Sassuolo, ed i laziali Felipe Anderson e Biglia. Anche se quest'ultimo, lo scorso 14 aprile, riuscì poi a ribadire in gol la respinta del pararigori del Grifone.

    Ma allargando la statistica anche ai campionati minori si copre che già in passato Lamanna si è distinto per questa sua peculiarità. In B con la maglia del Bari chiuse la saracinesca a Calil del Crotone e Foggia della Sampdoria, mentre tra C1 e C2, quando difendeva la porta del Gubbio, disse no a ben cinque tentativi in due stagioni.

    Insomma un vero e proprio specialista del ruolo, con percentuali altissime che lo proiettato ai vertici europei. 

    Oltre ai riflessi felini ed alla freddezza glaciale di Lamanna, però, la parata di ieri ha un altro segreto. Mentre Candreva sistemava la palla sul dischetto, alle sue spalle l'ex compagno alla Lazio, ora in rossoblù, Danilo Cataldi suggeriva con un eloquente gesto della mano al proprio portiere da che parte buttarsi. Consiglio rivelatosi poi azzeccato, visto che proprio alla destra dell'estremo difensore genoano il trequartista dell'Inter ha indirizzato il suo tiro.

     

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