MARCO BERTORELLO
Genoa, la parabola di Ntcham: dalla polvere alle stelle. Almeno per una domenica
Se è vero che la rivincita fa gustata fredda, ieri Olivier Ntcham deve aver provato davvero una gran bella sensazione.
Dopo mesi passati a masticare amaro, per il centrocampista francese è finalmente arrivata una domenica da protagonista.
ETERNA PROMESSA - La sua storia è nota. Giunto in Italia nell'estate 2015 in prestito biennale dalle giovanili del Manchester City con le stimmate di nuovo Pogba, Ntcham fatica parecchio ad imporsi nel nostro campionato. L'allora allenatore del Genoa Gian Piero Gasperini ripone molta fiducia in lui, ma a lungo andare cambia idea. Dopo un disastroso derby d'andata, Ntcham perde il posto da titolare garantitogli fino a quel momento ed inizia il suo peregrinare tra panchina e tribuna.
LA FIDUCIA DI JURIC - A fine stagione medita il ritorno alla casa madre, ma l'avvento sulla panchina genoana di Ivan Juric, gli fa cambiare idea. Il tecnico croato dimostra di credere molto nei mezzi del nativo di Longjumeau al quale viene affidata anche la prestigiosa maglia numero 10.
L'inizio è promettente: gol decisivo alla prima di campionato contro il Cagliari, assist vincente la domenica successiva con il Crotone e ottima prova in cabina di regia contro il Napoli. Poi però la luce si spegne. Tra bravate fuori dal campo (viene pizzicato per due volte alla guida di un bolide senza patente) e leggerezze sul prato verde, Ntcham si gioca anche la fiducia di Juric.
FRITTATA PALERMITANA - L'ultima occasione gli viene concessa poco prima di Natale, contro il Palermo. Mandato in campo per sostituire Veloso a metà primo tempo, Ntcham prende parte attiva alla clamorosa rimonta dei siciliani che in pochi minuti passano dall'1-3 al 4-3. E' l'ultima goccia, sia per i tifosi che per Juric, ormai rassegnato a lasciarlo partire sei mesi prima del termine naturale del prestito.
La penuria di pedine che contraddistingue il gennaio genoano, tuttavia, convince la società rossoblu a trattenerlo ancora fino a fine anno. Ma tra mancate convocazioni, panchine in serie e un leggero infortunio ai flessori, Ntcham il campo lo vede solo a sprazzi. Fino a ieri, quando il destino punta il suo dito benevolo su di lui.
LA SVOLTA - Con il Genoa sotto a Marassi contro il Bologna, Mandorlini si gioca il tutto per tutto nel tentativo di evitare di macchiare il suo debutto sulla panchina del Grifone con una sconfitta. In pieno recupero chiede a Pandev di entrare, ma le bizze del macedone fanno cambiare idea al tecnico, che non ci pensa troppo su: "Olivier, entra tu".
A Ntcham basta un minuto per trasformare gli insulti del Ferraris in applausi, realizzando un gol alla Pogba ed esultando con un gesto provocatorio soffocato dall'abbraccio dei compagni: "Si può vincere, si può perdere, si può segnare - dichiara il francese ai microfoni di Sky a fine gara - Stavolta Dio ha voluto così. Ha avuto un'esultanza liberatoria dopo tante critiche ricevute. Ma sono felice per questo gol importante per la squadra”.
Forse non basterà questo gol a cambiare la storia di Ntcham al Genoa. Però non dev'essere male regalare una gioia a migliaia di persone che fino ad un attimo prima ti fischiavano e ti coprivano d'insulti...