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Genoa, la grazia per Izzo non è ancora stata firmata
Il difensore rossoblù è infatti ancora in attesa del documento firmato dal presidente federale Carlo Tavecchio che porrebbe fine con un mese di anticipo alla sua squalifica di sei mesi.
Izzo era stato fermato dalla giustizia sportiva la scorsa primavera, a causa di una mancata denuncia di un tentativo di combine operato dalla camorra su un paio di gare di Serie B dell'Avellino risalenti alla stagione 2013-14, quando l'attuale difensore del Genoa militava nella squadra irpina.
Inizialmente la squalifica comminatagli fu di 18 mesi, a fronte di una richiesta di ben sei anni avanzata dalla procura federale. Poi, in secondo grado, la pena fu tagliata di due terzi, consentendo ad Izzo di rientrare in campo a metà del prossimo ottobre.
Attorno a Ferragosto, però, anche alla luce delle molte ore trascorse dal calciatore con i servizi sociali di Scampia, il suo legale, Mattia Grassani, aveva presentato richiesta di grazia al presidente della Figc Tavecchio. Una richiesta che, secondo indiscrezioni trapelate mercoledì scorso, il numero uno della Federcalcio avrebbe acconsentito a concedere. Ad oggi, tuttavia, a due giorni dalla gara di Udine, nessun documento ufficiale è ancora stato recapitato ad Izzo che dunque non può far altro che restare in attesa.