Getty Images
Genoa, la fascia sinistra è maledetta: soluzioni ridotte per Gilardino
SCELTA CROATA - Inizialmente il posto era stato riservato al miglior assist-man del passato campionato cadetto: il rientrante Marko Pajac. Le due ottime stagioni disputate dall'esterno croato in quel di Brescia avevano convinto la società rossoblù a riportare il giocatore a Pegli dopo la non positiva esperienza di tre anni prima. Una fiducia che il giocatore, pur con qualche balbettio iniziale, aveva cominciato a ripagare fornendo prestazioni eccellenti al collettivo all'epoca ancora allenato da Alexander Blessin. A fine ottobre, però, il suo ginocchio sinistro fa crack, costringendolo a sottoporsi all'intervento chirurgico che di fatto ha posto fine alla sua stagione già in pieno autunno. Il suo sostituto naturale sarebbe Lennart Czyborra, che infatti viene impiegato nelle prime tre gare senza Pajac.
SOLUZIONE VERDE - L'ex Atalanta tuttavia non convince, tanto che per un paio di mesi il Genoa, che nel frattempo assiste al passaggio di testimone tra il tecnico tedesco ed Alberto Gilardino, non pare trovare una soluzione definitiva per sistemare la corsia. Nel ruolo viene spesso adattato Fabio Sabelli, che mancino non è e che il meglio lo dà sul fronte opposto. L'aiuto sembra così arrivare dalla Primavera da dove il Gila porta con sé in prima squadra il promettente Brayan Boci. Il giovane italo-albanese debutta a Bari, prima della sosta post-natalizia, e poi esordisce da titolare a Modena. Ma la fortuna non è dalla sua, poiché la gara con i canarini per lui dura meno di un tempo. A metterlo KO ci pensa una lesione al bicipite femorale destro. I tempi di recupero sono incerti, ma la sensazione è che non saranno per nulla brevi.
FORZE FRESCHE - Per fortuna il Grifone nel mercato di gennaio si è mosso a dovere riportando alla propria corte Mimmo Criscito e prelevando in prestito dal Venezia il surinamense Ridgeciano Haps. Anche in questi casi, tuttavia, i problemi non mancano. L'ex capitano, reduce dal semestre americano e ormai giunto alla soglia dei 37 anni non ha più lo sprint e la tenuta di un tempo e malgrado stringa i denti per dare il proprio contributo alla causa non gli si può certo chiedere di fare gli straordinari. Haps invece arriva in Liguria con il fardello di tre giornate di squalifica da smaltire, dopo essersi congedato dalla Laguna con una brutta espulsione. Appena disponibile, però, il 29enne di Utrecht giustifica il suo ingaggio dimostrandosi una vera e propria freccia per l'arco del Grifone. Ma ci pensa ancora una volta la iella a complicare i piani rossoblù. Rimasto a Pegli per allenarsi con i compagni, rinunciando a rispondere alla chiamata della propria Nazionale, Haps si infortuna proprio nel corso di una sessione di lavoro. La diagnosi è impietosa: rottura del perone. E anche per lui il campo diventa una chimera da raggiungere non prima della prossima stagione. La maledizione della fascia sinistra colpisce ancora.
A otto giornate dalla fine di un torneo che nessuno in casa rossoblù si augura possa avere un'ulteriore appendice Gilardino resta di fatto con due alternative di ruolo. Una è però quello Czyborra sempre più oggetto misterioso, più presente in tribuna che in panchina. L'altra è Criscito, la cui predisposizione naturale tuttavia non garantisce quella spinta che il tecnico piemontese pretende dai proprio esterni. La soluzione più logica a questa punto appare quella di un ritorno al passato che preveda lo spostamento di Sabelli a sinistra e l'innesto di Hefti a destra.
Sempre che la sfortuna decida che finalmente il tributo richiesto al Grifone sia sufficiente.