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Genoa, Kouamé: 'Inter? Non ero ancora pronto. Idoli Eto'o e Drogba'
LA MAGLIA NUMERO 11 - "Perché di Drogba? Ma al Cittadella avevo il 27 perché 2 +7 fa 9, il numero di Eto'o. Loro sono i miei idoli. Eto'o l'ho conosciuto all'Inter: ero quasi commosso. Mi sono fatto una foto e mi ha detto: 'Questo non è un mestiere facile, devi fare tanti sacrifici'. A Samuel ruberei il senso del gol, a Drogba il colpo di testa".
LA FELICITA' - "Ogni santo giorno che mi sveglio sono contento. C'è gente che va a letto e non si sveglia più: io mi addormento e riapro gli occhi, perciò sono felice. La vita l'ho presa così. Non ho motivi per essere triste".
SUL CITTADELLA - "Mister Venturato mi ha dato tanto. Se mi vedeva triste mi diceva: "Christian, se non sei felice , se non ridi come al solito, quando poi vai in campo le cose che sai fare non ti riescono". Se in campo non sorido, non combino niente di buono".